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Siria: l’attacco su Idlib sfida il mondo intero

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Un presunto attacco chimico sul villaggio di Khan Sheikhoun, nel governatorato di Idlib, ha provocato decine di morti e feriti

Di Youssef Diab, Paula Astih e Najla Habriri. Asharq al-Awsat (05/04/2017). Traduzione e sintesi di Roberta Papaleo.

Nella giornata di ieri, martedì, aerei da guerra hanno rilasciato gas tossici sul villaggio di Khan Sheikhoun, nel governatorato di Idlib, nel nord-ovest della Siria, causando la morte di decine di persone e ferendone centinaia.

Molti hanno subito puntato il dito contro il regime di Damasco, il quale ha negato qualsiasi responsabilità dell’attacco e ha parlato di “false accuse fabbricate” dai combattenti armati.

L’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, da parte sua, ha dichiarato che l’attacco, che si pensa sia stato perpetrato dal regime o da jet russi, ha ucciso almeno 58 persone, tra cui 11 bambini di meno di 8 anni. L’Osservatorio ha aggiunto che gli aerei da guerra hanno effettuato un ulteriore bombardamento sul villaggio, che ha avuto luogo vicino un centro medico dove le vittime del primo attacco erano state ricoverate.

Allo stesso tempo, la Coalizione Nazionale delle Forze dell’Opposizione e della Rivoluzione Siriana ha dichiarato che “l’attacco ha ucciso più di 100 persone, tra cui 25 bambini e 15 donne, e ne ha ferite più di 400”. Un funzionario d’alto rango dell’opposizione siriana ha dichiarato che il “gas usato in questo massacro non è mai stato usato prima”. Una fonte all’interno dell’Esercito Siriano Libero ha riferito che l’attacco ha colpito un mercato al centro di Khan Sheikhoun: “L’attacco ha mirato sui civili al fine di spingerei residenti di Idlib e dei dintorni a emigrare fuori del Paese”, ha detto la fonte.

Investigatori sui crimini di guerra delle Nazioni Unite stanno indagando sul presunto attacco chimico, mentre il Consiglio di Sicurezza dovrebbe incontrarsi oggi, mercoledì, per discutere la questione. L’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche (OPWC) ha espresso la sua preoccupazione sull’attacco, informando che si stanno già raccogliendo e analizzando tutte le informazioni da tutte le possibili fonti. Infine, Sami Nader, direttore dell’Istituto di Affari Strategici del Levante (LISA), ha dichiarato che “questo crimine è un punto di svolta nel conflitto siriano, poiché mette in imbarazzo la Russia” sulle armi chimiche.

Diversi Paesi hanno condannato l’attacco. La Casa Bianca lo ha definito “inaccettabile”, mentre il presidente Donald Trump ha dichiarato che “queste azioni scellerate da parte del regime di Bashar al-Assad sono una conseguenza della debolezza e irresolutezza della vecchia amministrazione”.

Il presidente francese François Hollande ha accusato direttamente le forze di Damasco, mentre l’Alto Rappresentante per la Politica Estera dell’Unione Europea, Federica Mogherini, ha detto che il regime di Assad è “il principale responsabile”.

Youssef Diab, Paula Astih e Najla Habriri sono redattori per il giornale panarabo Asharq al-Awsat.

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