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Siria. “L’abbandono dei Curdi sarà una macchia sull’onore dell’America”

L’Orient-Le Jour (07/10/2019) Traduzione e sintesi di Katia Cerratti

Indignazione di influenti repubblicani dopo la decisione di Trump di ritirare le truppe statunitensi dal nord della Siria.

Numerosi alleati repubblicani di Trump, hanno inviato messaggi indignati al presidente degli Stati Uniti per la decisione presa ieri, di ritirare le truppe dal nord della Siria, invitandolo a ritornare sui suoi passi in merito a questo “errore”.
Lindsey Graham, uno dei senatori repubblicani più vicini a Donald Trump, ritenendo questa scelta “un disastro”, ha esortato il presidente a ripensarci. “Se questo piano, che apre la strada a un’offensiva militare turca contro i curdi, verrà attuato, presenterò una risoluzione al Senato chiedendo di riconsiderare questa decisione. Mi aspetto che verrà ampiamente supportata da entrambe le parti “, ha spiegato in un tweet, aggiungendo che “la decisione di Donald Trump garantisce il ritorno dei jihadisti del gruppo dello Stato islamico (IS) e l’abbandono dei curdi sarà una macchia sull’onore dell’America”, ha avvertito l’influente senatore conservatore.
Anche un altro membro del Congresso americano, Liz Cheney, numero tre dei repubblicani alla Camera dei rappresentanti e consueto sostenitore di Trump, si è indignato per una decisione “che ignora le lezioni dell’11 settembre. “Rimuovere le forze statunitensi dalla Siria settentrionale è un errore catastrofico che mette a repentaglio i nostri progressi contro l’ISIS e minaccia la sicurezza degli Stati Uniti”, ha tuonato su Twitter.
Anche il senatore repubblicano Marco Rubio, in un twit ha messo in guardia contro “un grave errore che avrà ripercussioni ben oltre la Siria. Ciò confermerebbe la visione che l’Iran ha di questo governo e li incoraggerebbe ad andare verso un’escalation di attacchi ostili che, a loro volta, potrebbero scatenare una guerra regionale molto più ampia e pericolosa”, ha affermato.
L’ex ambasciatore di Trump presso le Nazioni Unite, Nikki Haley, è rimasto scioccato dalle conseguenze per i curdi, “che sono stati determinanti nei combattimenti contro l’isis in Siria. Dobbiamo sempre difendere i nostri alleati se ci aspettiamo che ci difendano”, ha scritto su Twitter. “Lasciarli morire è un grosso errore.” ha aggiunto.
Le critiche abbondano anche tra i democratici. L’ex segretario di Stato Hillary Clinton ha accusato Donald Trump di “essersi alleato con i leader dei regimi autoritari turchi e russi a spese dei nostri fedeli alleati e degli interessi americani. La sua decisione è un tradimento spregevole sia verso i curdi che nei confronti del suo giuramento presidenziale”, ha affermato indignata su Twitter.
Il candidato alle primarie democratiche Bernie Sanders, ha sottolineato di aver sostenuto a lungo la fine dell’ “intervento militare” americano in Medio Oriente. “Ma l’annuncio improvviso di Donald Trump (…) è estremamente irresponsabile”, ha twittato. “Probabilmente porterà a più sofferenza e instabilità” – ha aggiunto.
Ieri mattina, Donald Trump ha spiegato di voler lasciare che i vari protagonisti del conflitto siriano “risolvano la situazione” da soli. Ieri, le truppe statunitensi schierate nel nord della Siria hanno iniziato il loro ritiro dalle aree vicino al confine turco.

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Katia Cerratti

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  • Bisogna iniziare a far capire alle nazioni come la Turchia che l’aggressività non paga. L’Europa e i suoi cittadini devono bloccare l’importazione di prodotti Turchi. Erdogan é sempre stato ritenuto un finanziatore dell’Isis, libererà i terroristi e li lascerà liberi e indisturbati. La popolazione cristiana di quelle zone o scappera’ o verra’ massacrata. E il Papa invece? Dorme tranquillo, beato lui che non ha pensieri.