Dar al-Hayat (14/06/2012). Il regime siriano inizia a perdere colpi: il comportamento adottato di fronte alla guerra civile indica chiaramente la presenza di una certa confusione all’interno delle alte sfere del governo in merito alla crisi nel paese. I recenti attacchi in varie città della Siria, e di conseguenza il massacro di decine di cittadini, sono il segno della perdita del controllo della situazione da parte del regime, mentre le unità delle forze dell’opposizione si mostrano sempre meglio organizzate, coordinate e presenti in varie regioni del territorio siriano. Il rifiuto del governo per trovare una soluzione politica è accompagnato dall’incapacità di imporre una qualsiasi soluzione di sicurezza, il che si riflette nei militari dell’esercito siriano che si trovano sull’orlo del collasso sotto il peso delle violenze.
Il panorama è scosso anche all’esterno del paese: gli Stati Uniti continuano a negoziare con la Russia, benché le loro posizioni in merito alla crisi siriana sono ancora divergenti, soprattutto dal momento che il governo russo continua a sostenere il regime di Assad non solo politicamente, ma anche in termini finanziari e militari.
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