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Siria: città attaccate malgrado piano Annan

Egypt Independent (10/04/2012). L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha riferito che l’esercito avrebbe aperto il fuoco nella città di Mareh. Attivisti riportano di colpi di mortaio nella città di Homs e arresti nel sobborgo damasceno di Harasta. Un abitante di Douma (Damasco), Mohammed Sa’eed, ha detto che i carriarmati visti di solito pattugliare le strade non sarebbero oggi stati avvistati. Gli scontri minacciano di spingersi oltre i confini del territorio siriano, “rendendo alto il rischio di una conflagrazione regionale”. Lunedì le forze siriane hanno aperto il fuoco lungo i confini con la Turchia ed il Libano. Nello scontro è stato ucciso un giornalista televisivo in Libano, ed almeno sei persone in un campo profughi in Turchia sono rimaste ferite.  Il premier turco Erdogan ha accusato la Siria di violazione del confine e ha detto che il suo Paese sta considerando quali passi compiere in risposta, incluse misure a cui “non vogliamo neppure pensare”. La Turchia ha dato finora riparo ad almeno 24 mila rifugiati siriani. L’idea di creare zone di sicurezza lungo il proprio confine potrebbe “trascinare l’esercito turco nel conflitto”.