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Se ne va la prima caricaturista di tutto il mondo arabo

Di Abduljabbar Alattaby. Elaph (21/05/2014). Traduzione e sintesi di Maryem Zayr.

È morta la disegnatrice irachena Shirin Hasan Arraoui, considerata la prima caricaturista di tutto il mondo arabo. Shirin è stata in grado di affiancare e superare i suoi colleghi uomini nell’ambito della caricatura, fino ad ottenere il proprio spazio con la collaborazione alla rivista “Alif Baa”. Con le sue caricature, ricche di dettagli e sfumature, Shirin era in grado di descrivere la società e rappresentare, in particolar modo, i problemi che affliggono le donne irachene.

Zoom 23 mag caricaturista inShirin era nata a Baghdad nel 1957. Laureata in Architettura presso l’Università di Baghdad, ha poi insegnato all’Università Al-Mustansiriya. Ha iniziato a pubblicare molti dei suoi disegni sulla stampa irachena a partire dalla fine degli anni ’70. Al contempo, ha partecipato a moltissime mostre di caricatura dentro e fuori l’Iraq, nonché a diversi concorsi internazionali.

Il caricaturista Khudair Humairi – che conserva tutt’ora numerose opere grafiche di Shirin – ha dichiarato: “Shirin era una grande artista, ha iniziato la sua carriera negli anni ’80 presentando il suo primo lavoro alla rivista “Alif Baa”. I suoi disegni si concentravano su molte tematiche sociali e umanitarie, caratterizzati da uno stile moderno che li rende unici. Penso che sia stata una tra i pochi artisti ad emergere nel campo della caricatura, penso proprio che sia stata una leader in questo settore”.

La giornalista Nermin Mufti, collega di Shirin presso “Alif Baa”, è rimasta a suo fianco fino alla sua morte. La ricorda così: “Shirin, eri piena di vita e questo lo esprimevi con i tuoi dipinti e le tue caricature. Le tue lezioni di architettura te all’università erano ricche e allo stesso tempo allegre e vive, diversamente dalle altre. La situazione instabile in Iraq ti aveva costretto ad andare in Giordania, poi negli Emirati Arabi Uniti ed infine in Canada. So che avevi resistito per molti mesi sopportando i dolori provocati dalla malattia. Sapevi che la tua assenza sarebbe stata molto difficile per tutti noi. Ora Shirin, come faremo quando sentiremo la tua mancanza?”.

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