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Se io fossi il primo ministro libanese…

tamam salamDi Joumana Haddad. Now Lebanon (15/04/13). Traduzione di Alessandra Cimarosti.

Se fossi stata nominata primo ministro libanese e avessi ricevuto l’incarico di formare il nuovo governo (il che è praticamente impossibile con ogni sforzo di immaginazione, primo perché il sistema settario prevalente mi richiederebbe di essere sunnita; in secondo luogo, perché non appartengo a nessuna famiglia politica prominente e infine, perché la scelta di una donna a capo del governo sarebbe qualcosa di eccezionalmente surreale in Libano), eseguirei immediatamente i tre seguenti passaggi, dopo le necessarie consultazioni parlamentari, in accordo con il Presidente della Repubblica:

1)      Formerei un governo indipendente e neutrale, senza le solite e masticate figure politiche, che siano uomini o donne; un governo tecnico, la cui missione sarebbe quella di garantire la totale trasparenza delle elezioni parlamentari, sotto la supervisione degli apparati legale, giudiziario e democratico; un piccolo governo nel quale il numero dei ministeri sarebbe limitato a 16; un governo giusto, dove i ministri siano equamente divisi tra uomini e donne; e ultimo ma non per importanza, un governo realista, con i piedi per terra che non dica falsamente che salverà il paese dalla lotta settaria tra sunniti e sciiti, o che ridurrà il debito pubblico o che garantirà sicurezza e protezione per tutti i suoi cittadini, o che ripulirà le amministrazioni pubbliche dalla frode e dalla corruzione, o che trasformerà il Libano in un paradiso.

2)      Creerei un nuovo speciale ministero dedicato ai diritti delle donne in Libano.

3)      Farei in modo che la dichiarazione ministeriale sia concisa, mirata e modesta, con la “dichiarazione di Baadba” come modello spirituale, raccomandando l’adozione della legge dello stato civile nel paese e insistendo sulla necessità della secolarizzazione dei sistemi politico e sociale.

Questi secondo me sono i passi fondamentali al preludio della rottura del circolo vizioso libanese che metterebbe fine alla logica malata del settarismo e alle quote settarie che hanno governato questo paese fin dal suo principio; e che stabilirebbero una uguaglianza a lungo desiderata e del tutto meritata, dell’uomo e della donna.

Ma poi di nuovo, se…

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