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Quando l’arte è al servizio della religione

Di Muhammad Abd Arrahim. Al-Quds al-Arabi (16/07/2014). Traduzione e sintesi di Maryem Zayr.

Dopo una lunga lotta tra loro, le religioni hanno sempre cercato di adattare l’arte a loro vantaggio per consolidare la propria presenza e per diffondere i loro insegnamenti servendosi della mano degli artisti, ebrei, cristiani e musulmani.

In occasione del mese di Ramadan, al Cairo è stata organizzata una mostra di calligrafia araba dell’artista Ahmed Abdul Aziz intitolata “Opere Cufiche”, che attraverso i suoi dipinti presenta l’arte della calligrafia araba ed in particolare quella dei caratteri cufici.

Ciò che attira l’interesse dei visitatori è lo stile della scrittura cufica, caratterizzata da decorazioni  di una particolarità superiore alle altre scritture arabe. Questo tipo di scrittura permette all’artista di rivedere il suo potenziale tecnico e la sua capacità innovativa per trasformare i versetti coranici e le preghiere in un impressionante opera d’arte.

La scrittura con caratteri cufici è una delle scritture più antiche che i primi artisti musulmani hanno utilizzato per esprimere la loro nuova identità religiosa. Il nome della scrittura cufica è attribuito alla città irachena Kufa e le particolari linee sono ispirate all’aramaico.

Sempre in Egitto, è in corso una mostra fotografica dal titolo “Un complesso di religioni”: si tratta di un repertorio che ritrae le diverse religioni presenti in Egitto. Ciascuno dei due autori della mostra, gli artisti egiziani Ahmad Piru e Christine Safwat, ha raccolto filmati che raccontano il suo viaggio alla scoperta delle tre religioni monoteiste e i segni lasciati dai personaggi sacri che avevano visitato o vissuto in Egitto.

La mostra mira a dimostrare la coesistenza e la convivenza pacifica tra le tre religioni monoteiste in Egitto con il contributo dell’arte, a differenza della propaganda negativa proposta dai media egiziani.

Dal momento che l’avvento dell’islam aveva proibito la realizzazione di qualsiasi tipo di opera che potesse ritrarre figure umane o animali, agli artisti che avevano abbracciato la nuova fede fu necessario ricorrere alla calligrafia per rivolgersi a Dio. La calligrafia è così diventata la vera arte dell’islam, utilizzata dall’artista per scrivere i versetti coranici con caratteri movimentati e stilizzati.

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