Golfo Zoom

Le donne dei Paesi del Golfo come negoziatrici di pace

Di Samar Fatany. Al-Arabiya (09/04/2016). Traduzione e sintesi di Ismahan Hassen.

I conflitti e la crisi politica della regione araba stanno rendono ancora più difficile coinvolgere le donne nella vita sociale e politica dei vari Stati, perché esse si trovano ad essere in prima linea ad affrontare le minacce dei conflitti e delle attività terroristiche. Istruite, colte e qualificate, le donne dovrebbero invece avere la possibilità di negoziare soluzioni alternative all’escalation di violenza che le vede coinvolte e di mettere in evidenza le ingiustizie inflitte a tutta la società dalle guerre.

I governi dovrebbero facilitare i collegamenti e la possibilità di fare rete tra le donne del Golfo e gli interlocutori regionali e internazionali. Esse dovrebbero avere un ruolo più importante nei meccanismi politici internazionali: così il primo beneficio che si potrebbe trarre sarebbe un migliore accesso, da parte del mondo arabo, alla comunità internazionale per la cooperazione politica ed umanitaria.
Al fine di promuovere la pace e porre fine alle guerre settarie che finora hanno ucciso migliaia di persone e causato milioni di sfollati, è necessario che ci siano più iniziative per consentire la partecipazione femminile in campo internazionale, poiché più donne coinvolte possono combattere l’estremismo e salvare vite umane. L’intera regione araba ha bisogno di rafforzare il ruolo delle donne nelle ONG per promuovere la non violenza e prepararsi per il processo di costruzione della pace post-conflitto. In questo senso, sono già molte le organizzazioni internazionali che coinvolgono le donne nell’ambito di sicurezza e come agenti di pace. Una delle organizzazioni più importanti è “Sisters against Violent Extremism”, la prima piattaforma femminile antiterrorismo al mondo.
Essendo la discriminazione di genere di per sé un fattore dannoso per il progresso e la pace nella regione, marginalizzare il ruolo delle donne continua ad essere un ostacolo allo sviluppo delle società. Le donne hanno bisogno di riforme costituzionali, giuridiche e politiche per riuscire ad avere un ruolo più efficace nella (ri)costruzione delle loro nazioni.
Partendo dalla base della società, le donne dovrebbero avere il potere di assumere un ruolo attivo nella salvaguardia delle loro famiglie in qualità di madri preoccupate, ad esempio, di proteggere i loro bambini dalla radicalizzazione. Hanno bisogno di essere adeguatamente supportate da figure come assistenti sociali, psicologi, educatori ed esperti di sicurezza per riuscire a cambiare la mentalità negativa contro le donne e la radicalizzazione religiosa della gioventù, fenomeno che continua ad essere una grave minaccia nella regione del Golfo oggi.
I conflitti e le sfide nel mondo arabo hanno bisogno di interventi costruttivi, che possano determinare l’armonia e la pace duratura e sfidare il predominio maschile nel processo decisionale nonché gli atteggiamenti discriminatori della società araba nei confronti delle donne.
I media devono svolgere un ruolo più importante per diffondere la consapevolezza e cambiare la mentalità estremista che è dannosa per la pace e il progresso delle intere nazioni.

Samar Fatany è direttrice della sezione inglese della stazione radio Jeddah Broadcasting Station. Negli anni è stata coinvolta in attività volte a combattere l’estremismo e valorizzare il ruolo delle donne all’interno della società

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