Con altre parole I Blog di Arabpress Siria

“Prima che parli il fucile. Omar Aziz e la rivoluzione siriana” a cura del Collettivo Idrisi

Dal blog Con altre parole di Beatrice Tauro

Il libro che vi propongo oggi narra la storia di un uomo, Omar Aziz, un siriano di mezza età, un “borghese qualunque”, che ha trascorso parte della sua vita all’estero per motivi di lavoro, ma che poi ha preferito tornare in patria e rimanervi. Negli anni 2011 e 2012 Aziz si fa promotore in Siria di un modello di gestione non-violenta della società, proprio nelle zone colpite dalla repressione. “Prima che parli il fucile” racconta la sua storia e documenta la rivoluzione siriana attraverso la ricostruzione di quel movimento partito dal basso che ha incarnato un’autentica idea di rivoluzione, sebbene per un periodo limitato di tempo. Il lavoro realizzato dai curatori, Lorenzo Declich e Caterina Pinto del Collettivo Idrisi, trae spunto dal testo scritto proprio da Omar Aziz e intitolato “Pagine che fondano l’idea dei Consigli locali” nel quale l’autore descrive le linee di quella forma di autorganizzazione dal basso che diventerà poi effettivamente l’unica esperienza di governo democratico nella Siria degli ultimi cinquant’anni. Quindi le Pagine non restano ancorate ad una dimensione teorica ma trovano effettiva applicazione pratica. Inoltre nel libro viene sottolineato come le Pagine di Aziz non sono frutto di un teorico isolato, quanto invece il risultato del lavoro di un cittadino che vive fra la gente ogni giorno, sul territorio e collegato con il resto del paese via internet. La vita di Omar era “normale” (“andava sempre in palestra prima di recarsi sui luoghi caldi dei sobborghi repressi dal regime”, come racconta la moglie) ed è proprio in questa sua normalità che risiedono la sua forza e il suo impegno. Dalle Pagine leggiamo: “La rivoluzione è un avvenimento eccezionale che cambia la storia delle società così come modifica le qualità umane. È allo stesso tempo una rottura del tempo e dello spazio durante il quale la persona vive due tempi, il tempo del potere e il tempo della rivoluzione. La rivoluzione vincerà quando avrà raggiunto l’indipendenza del suo tempo specifico, portando la società in una nuova era”.

Dalla breve biografia di Omar apprendiamo la sua appartenenza ad una famiglia damascena benestante, suo padre è un avvocato di origini turche, sua madre è una delle prime avvocatesse siriane che nel 1938 viene nominata capo del dipartimento legale del ministero dell’economia. Una famiglia rispettosa delle tradizioni, non impegnata in politica. Omar studia in Europa e nei primi anni ’80 si reca in Arabia Saudita per lavoro e proprio quando molti decidevano di lasciare la Siria, Omar rientra e comincia a contattare gli attivisti. Il 20 novembre 2012 Omar Aziz viene arrestato e il 18 febbraio 2013 muore nell’ospedale militare di Harasta. Omar paga con la vita la sua scelta di mettere in discussione una società nella quale ormai il cittadino non ha più voce in capitolo, imboccando invece la strada dell’autodeterminazione dal basso e in maniera capillare sul territorio. E per dirla con le parole della moglie di Omar: “Continuo a chiedermi: perché il regime aveva così tanta paura di un uomo come Omar Aziz? Era così pericoloso?”.

La risposta potrebbe essere nelle testimonianze relative a esperienze di autorganizzazione e rivoluzione in Siria, che hanno tratto ispirazione proprio dalle teorie elaborate da Omar, applicate nel quotidiano siriano. Queste esperienze, raccontate nel libro, oggi però non esistono più, la realtà della rivoluzione siriana è profondamente cambiata, duramente assediata dal regime e dai suoi alleati.

Il lavoro si conclude con una serie di omaggi e tributi alla figura di Omar Aziz, raffigurato come “un uomo di cultura, formato all’equilibrio del pensiero, alla pace del cuore e allo spirito di tolleranza. L’esatto opposto del militante pericoloso per la sicurezza delle persone e dello Stato che il regime siriano crede che sia!”.

I proventi derivanti dai diritti d’autore di questo libro verranno devoluti alla UOSSM, Unione delle Organizzazioni che prestano soccorso e cure mediche in Siria.