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L’Oriente visto dagli europei in 40 quadri

Di Abeer Mishkhas. Asharq al-Awsat (09/04/2016). Traduzione e sintesi di Viviana Schiavo.

Cosa amano dell’Oriente gli artisti occidentali? La domanda trova risposta nell’asta che verrà aperta a Londra il 19 aprile. Quaranta opere d’arte orientaliste saranno esposte questo mese all’interno della casa d’aste Sotheby, nel corso dell’asta d’arte annuale a tema orientalista. Tra i lavori scelti quelli di maestri come David Roberts, John Frederick Lewis, Alberto Pasini e Jean Leon Gerome. Secondo Claude Piening, capo del dipartimento orientalista della casa d’aste, le opere esposte mostrano il fascino degli artisti europei e americani verso la ricchezza e la diversità del mondo arabo-islamico, rappresentati nella vita dei beduini nel deserto o dei fedeli nelle moschee del Cairo o di Istanbul o dal chiasso e dalle folle delle strade e dei mercati in Egitto e in Oriente.

Tra le opere che saranno messe in vendita all’asta c’è il dipinto “Preghiera dell’alba” dell’artista australiano Ludwig Deutsch, che ha visitato il Cairo la prima volta nel 1880. Il quadro mostra un uomo con le mani congiunte nel momento della preghiera, mentre un altro è seduto nel fondo del dipinto. L’artista ha una speciale cura nel mostrare i particolari: la jilbab per la preghiera, il suo mantello, il tappeto per prostrarsi, un armadio in legno decorato con motivi scolpiti e un lampadario appeso. Piening sottolinea che l’artista dipinge la scena con naturalezza e intimità.

L’asta presenta anche alcune opere dell’artista britannico John Frederick Lewis, tra cui “Pettegolezzi all’esterno”, disegnato nel 1873 e raffigurante tre uomini intenti a parlare. Per un lungo periodo il quadro è stato esposto nella Whitworth Gallery di Manchester vicino ad un’altra opera dell’artista, complementare alla prima, dal titolo “Pettegolezzi dentro casa”, che mostra due donne che parlano. Piening sottolinea anche che Lewis ha trascorso dieci anni al Cairo, in cui ha vissuto come gli egiziani, indossando gli abiti locali e, a volte, ritraendo se stesso nei quadri che dipingeva.

Insieme ai dipinti, l’asta esporrà anche alcune sculture, come ad esempio quella di un cavallo dell’artista Antoine-Louis Barye e un gruppo di piccole sculture di bronzo (453 pezzi) provenienti da Vienna e lavorate a mano. Quest’ultime rappresentano personaggi differenti, dai commercianti e i venditori ai cavalcatori di cammelli.

Abeer Mishkhas è una giornalista saudita. Scrive per i giornali Asharq al-Awsat e The Guardian.

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