Siamo al centro di Algeri, in un palazzo fatiscente, dove abita una famiglia, i cui membri, a turno, si racconteranno, svelando i segreti gli uni degli altri. Due fratelli non si parlano più, una sorella è troppo bella per sentirsi a suo agio nel mondo e l’altra, la maggiore, è appena tornata a casa della madre con il marito che sembra essere matto.
Questa è la trama di “Le ballerine di Papicha”, primo libro dell’algerina Kaouther Adimi, pubblicato in originale in francese nel 2010, che da questo mese possiamo leggere in italiano grazie alla traduzione di Federica Pistono e alla pubblicazione de Il Sirente nella collana Altriarabi Migrante.
Il romanzo, vincitore del Prix de la Vocation nel 2011, la giovane scrittrice offre una prospettiva unica su una famiglia algerina che diventa il simbolo di un’intera società.
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