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Musica e dialogo nel Mediterraneo. Canzone napoletana e flamenco al Teatro dell’Opera del Cairo

egitto

Di Kawkab Tawfik.

È nello spirito del dialogo interculturale all’interno del bacino mediterraneo e dell’integrazione delle singole culture che si è svolto sabato 29 settembre il concerto “Sponda nord-sponda sud del Mare Nostrum. Una storia ancestrale di incontri musicali”. La tradizione musicale napoletana ha incontrato nuovamente quella araba andalusa in terra egiziana. Adriana Bruni, cantante e figlia d’arte del caposcuola della canzone napoletana Sergio Bruni, si è unita al Teatro dell’Opera del Cairo in una fusion sonora con il musicista egiziano Ali Khattab e la cantante italiana residente in Egitto Eleonora Iannotta in un interscambio che trova lontane e profonde radici nel bacino mediterraneo. Intensità drammatica, ironia verso la vita, gioia di vivere, passionalità hanno raggiunto l’apice in un climax di sonorità viscerali che hanno riportato il pubblico alla Terra Madre ed alla nostra origine comune di popolo del Mediterraneo. Liuto arabo (oud), chitarra andalusa, chiatarra classica, violino e percussioni hanno accompagnato l’audencie in un viaggio ancestrale lungo le sponde nord e sud del Mare Nostrum.

L’evento organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura al Cairo nella persona del Dir. Paolo Sabbatini e da IICI Consulting Egypt ha visto la partecipazione di musicisti egiziani ed italiani che, senza conoscersi nè aver mai suonato precedentemente insieme, si sono ritrovati sul palco integrando nella massima armonia i propri stili e strumenti. Il pubblico è stato accompagnato in un viaggio nella musica mediterranea che ha visto tre principali tappe. La prima nell’Andalusia di Ali Khattab, chitarrista di flamenco egiziano di base in Spagna, poi nell’Egitto abbaside del liuto di Hisham Essam, del violino di Mohammed Sami e dei ritmi di Ihab Magdy. Tappa seguente di questo percorso, Napoli e la sua tradizione musicale cantata da Adriana Bruni con l’accompagnamento della chitarra di Tiziano Fonsi e della voce di Eleonora Iannotta. Insieme ai musicisti egiziani hanno concluso il concerto con alcune delle più emozionanti canzoni napoletane in un’affascinante sintesi delle tre tradizioni. Molti sono i paralleli tra le due sponde del Mediterraneo, il più evidente quello tra la canzone Carmela, simbolo di una Napoli che trova tutte le sue speranze nell’amore della sua gente, e Helwa ya baladi (Mio bel paese) canzone nostalgica che Dalida canta verso il suo lontano Egitto. Mawwal e taqsir hanno fatto da incipit a Io te vurria vasa’, per concludere ironicamente il tutto con ‘O Sarracino. Il concerto non ha voluto promuovere semplicemente la tradizione musicale italiana all’estero ma ha voluto esprimere la solidarietà e la vicinanza tra i popoli del Mediterraneo che, a prescindere dalle relazioni politico-economiche dei loro paesi, sono da sempre presenti e vivi attraverso lo spirito dell’arte e della musica.

Flyer 29 -9-2018

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