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Morsi in Cina: convergenza di idee

Di Essam Abdallah. Elaph (28/08/2012). Traduzione e sintesi di Cristina Gulfi

Dopo la visita di Sadat a Gerusalemme nel 1977 e l’inasprimento dei rapporti con il “fronte del rifiuto” tra cui la Libia, il presidente egiziano, in uno dei suoi discorsi, si fece beffa di Gheddafi e delle sue ottime relazioni con l’Unione Sovietica, un tempo definita atea e neo-colonizzatrice.

Ciò rimanda alla visita di Morsi in Cina della settimana scorsa, che si presenta come un passo lungo la strada dell’indipendenza dagli Stati Uniti. Un esperto di Medio Oriente e Africa presso l’Accademia cinese delle Scienze Sociali ha affermato: “È meraviglioso che la prima visita di Stato del presidente Morsi fuori dal Medio Oriente, dopo il suo insediamento del giugno scorso, sia avvenuta in Cina ma l’importante è che si continui così in futuro”. Ma secondo il China Daily, il governo cinese ha espresso delle riserve sul cambiamento egiziano, definendolo uno sviluppo temporaneo, poiché Morsi è un membro dei Fratelli Musulmani.

La Cina ha enormi problemi con la sua minoranza musulmana, gli Uiguri, nella provincia di Xinjiang. Ritiene che i mujaheddin si addestrino in Afghanistan, sotto l’egida del leader di Al-Qaeda, Al-Zawahiri, il quale è cresciuto avendo come punto di riferimento Sayyid Qutb e i suoi scritti, tra cui “All’ombra del Corano” e “Pietre miliari”. L’avvento dello stato islamico, il califfato, è una questione di fede per il musulmano, altrimenti è un infedele.

Circa un mese fa, i Fratelli Musulmani d’Egitto hanno negato che una nave da guerra cinese ha attraversato il canale di Suez per dirigersi lungo le coste della Siria, fatto che ha provocato un’ondata di sdegno tra i gruppi islamisti e dure parole di condanna da parte del leader dei Fratelli Musulmani in Siria, il quale ha anche fatto riferimento alla situazione degli Uiguri e alla dipendenza economica dalla Cina. Da che parte sta Morsi, che ruolo svolgerà nella crisi siriana?

Di sicuro, da quando sono al potere i Fratelli Musulmani hanno mostrato non tanto una mancanza di esperienza politica, quanto una mentalità da settimo secolo dopo Cristo applicata al ventunesimo. Il pericolo è che si realizzi un legame tra la visita di Morsi in Cina e Iran e l’idea di Osama Bin Laden del fronte mondiale contro ebrei e crociati.