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Mohammed Hashas e la sua ricerca: “L’Islam europeo è possibile?”

islam europeo(Hespress 09/06/2013). Traduzione di Claudia Avolio.

Il ricercatore marocchino Mohammed Hashas ha discusso del concetto di Islam europeo e del suo rapporto con la modernità. Lo ha fatto nell’ambito della sua tesi di dottorato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’università LUISS di Roma. Oltre all’ottimo risultato, il comitato di discussione della tesi ha rilevato l’importanza della ricerca e dei suoi esiti per il tema dell’Islam in Europa. La ricerca tenta di rispondere a una domanda che, giorno dopo giorno, sta diventando sempre più urgente: “L’Islam europeo è possibile?”. La metodologia di ricerca è diversa dagli approcci utilizzati sinora: approcci che non si discostavano dagli stereotipi dell’Orientalismo, dall’Islam politico radicale, dalle descrizioni socio-antropologiche che non legano le pratiche religiose alla lettura del Corano, alle sue interpretazioni e alle sue finalità.

La ricerca di Mohammed Hashas offre un approccio nuovo sul tema attraverso la costruzione del concetto di Islam europeo. Partendo dalla lettura di progetti intellettuali presenti in un pensiero islamico europeo, tenta di uscire dalla crisi degli approcci che separano religione, politica e mente. Lo stesso ricercatore definisce la sua tesi uno studio comparativo di alcuni tra i più importanti discorsi intellettuali sull’Islam europeo. Riconsidera poi la questione dell’interpretazione del mondo e del Creatore da una prospettiva metafisica nuova. Tale metafisica era stata già toccata dalla filosofia laica militante, nella misura in cui ne ha intravisto la presenza, ed il suo contributo è poi scomparso nel plasmare la moralità umana liberale, laica o non religiosa che fosse. La ricerca è suddivisa in tre sezioni per facilitare l’approccio alla discussione: la prima è descrittiva, la seconda comparativa e la terza valutativa.

Nella prima parte si pone la seguente domanda: Qual è il significato dell’Islam europeo? Per affrontare la questione sono stati presi in esame quattro progetti intellettuali che si presentano come modelli dell’Islam europeo di successo. Gli intellettuali sono il siro-tedesco Bassam Tibi, lo svizzero dalle origini egiziane Tariq Ramadan, il franco-marocchino Tareq Oubrou e il francese Abdennour Bidar. Il ricercatore si pone poi questa domanda: Cosa c’è di nuovo nel concetto dell’Islam europeo? Per rispondere offre tre esempi di scuole di pensiero tratti dalla Storia islamica: la scuola mutazilita, razionalista; la scuola del qadi Abd al-Jabbar, modello morale; e la scuola degli innovatori. Questi ultimi provengono sia dalle prime fasi del periodo della Nahḍa arabo-islamica (Jamal al-Afghani, Muhammad ‘Abduh e Rashid Reda), sia dal periodo successivo e contemporaneo (Fadl ar-Rahman, Muhammad Arkoun, Hassan Hanafi, Muhammad ‘Abid al-Jabri, ‘Abdullah an-Na’im, Amina Wadud, et al.)

Mohammed Hashas ha fatto ricorso alla metodologia della filosofia della religione che si deve al dottor  Taha Abdel-Rahman (filosofo marocchino), da cui è stata tratta la seguente conclusione: “l’Islam europeo unisce il progetto della modernità alla morale della religione islamica e lo fa riconsiderando le priorità dell’etica dell’individuo nei suoi rapporti con la comunità, con l’Altro e col resto del mondo. Ciò senza imprigionare le finalità della Shari’a in alcuna legge che dev’essere letta considerando la data in cui è avvenuta la Rivelazione”. Il ricercatore marocchino ha terminato dicendo che l’Islam europeo è visto come un’idea che offre contributi al rinnovamento del pensiero religoso e nella revisione dei concetti di modernità occidentale. Ciò grazie all’estensione del suo modello alla critica morale su cui l’Islam europeo contribuisce a costruire una modernità che non nega Dio. Non importa quanto distino l’una dall’altra le interpretazioni della Rivelazione, poiché Dio è la fonte della morale e del valore della vita umana.

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