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Modernizzare l’antica arte della calligrafia araba in Tunisia (video)

Di Sophie Ikenye. BBC Africa (02/04/2014). Traduzione di Claudia Avolio.

Coniugando il vecchio col nuovo, i calligraffiti sono una cifra stilistica per l’artista di strada Karim Jabbari. Lui stesso dice di voler ravvivare l’antica arte della calligrafia araba in una moderna Tunisia. Piuttosto che copiare l’arte di strada che si fa in Occidente, Jabbari sceglie una tecnica che affonda le proprie radici nella storia del Nord Africa.

Le sue opere comprendono un tipo di calligrafia realizzata con la luce – che crea usando la lunga esposizione per catturare i movimenti di una torcia – e l’artista è ben conosciuto anche per come cerca di superare i confini tra creatività ed attivismo. Lo scorso anno, il suo progetto “Verso la Luce” ha coinvolto la gente del posto nel dipingere un murale lungo 250 metri sui muri della prigione di Kasserine, città natale di Jabbari.

Per l’artista è stato un modo di coinvolgere i giovani, molti dei quali – nella Tunisia post-rivoluzione – sono senza un lavoro. Lavorare sul progetto della prigione è stata anche un’esperienza profondamente personale per Jabbari. Crescendo, infatti, la sua famiglia è stata processata per le convinzioni politiche che aveva. Suo padre Abdullah ha trascorso tredici anni in carcere per il suo opporsi al regime deposto nel 2011: due di quegli anni li ha passati proprio nella stessa prigione del murale.

Insieme ad altri artisti e musicisti tunisini, lo scorso dicembre Jabbari ha organizzato il primo Street Festival di Kasserine: vi sono confluiti ballo, musica ed arte nel tentativo di trasmettere energia alla sua città. Qui le strade sono ricoperte dalle opere di Jabbari, agendo sugli abitanti come promemoria continuo per imparare dal passato ed andare avanti al fine di costruire una Tunisia forte.

Guarda le foto dei calligraffiti di Karim Jabbari

Vai all’originale (video BBC)