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Le mille sfaccettature del popolo tunisino

Di Kamal Alshihawi. Essahafa. Traduzione e sintesi di Caterina Ielo.

Secondo un rapporto redatto dal centro Soufan Group per gli studi strategici con sede a New York, i combattenti tunisini sono tra i più numerosi in Siria. Secondo uno degli ultimi rapporti della OMS, la Tunisia è la prima tra i Paesi nordafricani a fare un uso maggiore di alcol ed il quinto Paese al mondo se si calcola la quantità di bevande alcoliche consumate in rapporto al numero di abitanti.

Si dice anche che la Tunisia sia la prima a livello arabo e quarta a livello mondiale per quanto riguarda il tasso di divorzi. A questo si aggiungono tutte le statistiche elaborate dai mass media in relazione al consumo di tabacco, agli incidenti stradali, ai suicidi, la depressione, e così via.

Tutto ciò evidenzia il bisogno di nuovi studi scientifici sul carattere dei tunisini, per capirne a fondo le varie sfaccettature. Alcuni ricercatori hanno cercato di creare una visione unificata della Tunisia che rispecchiasse il pensiero e le aspirazioni di Habib Bourguiba, ovvero costruire una comunità tunisina dalle caratteristiche diverse che la distinguessero dalle restanti comunità occidentali e orientali.

Ben Salama ha evidenziato il fatto che i tunisini sono sempre stati inclini all’elemento “straniero” e ciò dimostra la loro capacità di assimilare persone di culture e lingue diverse all’interno del Paese. Negli anni ’80, numerosi ricercatori si sono interessati alla questione del carattere e della personalità dei tunisini con la pubblicazione di articoli e studi vari oltre che con dibattiti politici e ideologici.

Tra gli scienziati che si sono interessati maggiormente all’argomento vi è il sociologo Mahmoud Dhaouadi, il quale ha definito il carattere del tunisino com “vigile e guardingo” nell’affrontare “l’altro” e “il diverso”, perciò caratterizzato da tensione, paura, apprensione e tendenza alla blasfemia.

Degno di nota è anche il contributo di Al-Dawi Khawalidiyah, noto per i suoi studi storici sulle tribù e le famiglie tunisine, quando ha pubblicato un libro dal titolo “La personalità del tunisino: frutto della storia e della geografia”. Il libro conteneva opinioni dure e interessanti sulla personalità dei tunisini descritti come persone che tendono a rimanere sottomesse a chi comanda il Paese, alla paura, all’umiliazione, alla passività e al mancato senso dell’avventura, tradizionaliste e che si accontentano di poco.

Altro noto scritto sull’argomento è quello del professore di sociologia Moncef Ouannès: “Il carattere tunisino: tentativo di comprendere la personalità araba”. Lo scrittore ha dedotto dal suo studio che il comportamento tipico del tunisino è di far prevalere la scelta personale in ogni problema che sorge e ha ricondotto ciò a vari fattori come la debole cultura di associazione, l’assenza di democrazia, il non dare priorità allo spirito collettivo nella soluzione di un problema.

Da tutto ciò ne emerge che i pareri e gli studi dei ricercatori e pensatori sulla personalità tunisina sono alquanto personali e influenzati dal periodo storico, ma offrono comunque elementi di riflessione importanti.

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