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Mecca val bene un pellegrinaggio

Al-Arabiya (04/10/2014). Come ogni anno, il pellegrinaggio a Mecca rappresenta un momento di profondo fervore religioso ma anche di ghiotti affari, non sempre leciti.

Il hajj (pellegrinaggio) per i tour operator britannici è sempre sinonimo di grandi affari, un fenomeno comprensibile (e trasversale dal punto di vista religioso) visto che per quest’anno le stime parlano di entrate pari a 160 milioni di dollari. Il rischio di truffe ai danni dei pellegrini è sempre alle porte e come ogni anno il grande evento è preceduto dall’allarme delle autorità saudite su possibili frodi, pacchetti completi venduti sottocosto che poi si rivelano una truffa. Secondo la polizia locale alcuni hanno perso fino a 55 mila dollari nel tentativo di aggiudicarsi un posto nei sacri confini. Nel 2013 le vittime di frodi sono state migliaia e i truffatori scoperti circa 200. Ma per quest’anno secondo l’Associazione dei pellegrini britannici ci sono state molte più denunce di inganni.