Siria Zoom

May Skaf e il grido di speranza della Siria

May Skaf, attrice siriana

Di Meshary al-Zaidi. Al-Sharq al-Awsat (25 luglio 2018). Traduzione e sintesi di Cristina Tardolini

Non perderò la speranza… non rinuncerò alla speranza … questa è una grande Siria, non la Siria di Assad!” È stato il suo ultimo commento sulla sua pagina Facebook, prima di andarsene.

L’attrice coraggio siriana May Skaf, è morta in circostanze misteriose (voci non ufficiali parlano di un attacco di cuore) nel sobborgo occidentale di Parigi, “… in un appartamento molto lontano dalle strade di Damasco, dalle sue piazze e i suoi teatri”, così ha detto la cugina Dima Wannous, scrittrice. Se ne è andata con speranza e dolore, proprio come qualche mese fa ha fatto Ghassan Imam, giornalista siriano immigrato prima in Libano e poi in Francia ed autore di moltissimi articoli per questo giornale.

Non voglio che mio figlio sia governato dal figlio di Bashar al-Assad“, ricorda May Scaf in un’intervista televisiva, quando, arrestata nel 2013, l’interrogatore le chiese del  suo coinvolgimento attivo nella rivoluzione siriana. Annunciato il suo rifiuto verso il regime di Assad, è stata arrestata nell’estate del 2011, insieme ad un certo numero di intellettuali e artisti siriani che si stavano preparando a marciare per una manifestazione pacifica a Damasco. Dopo il suo rilascio alcuni giorni dopo, lasciò la Siria con suo figlio e andò in Giordania, e da lì successivamente in Francia. Prima di ciò, fu arrestata, processata e condannata dal regime di Bashar più di una volta, ma senza scontare mai alcuna pena: ella era destinata a realizzare il suo sogno fino all’ultimo giorno, nel suo appartamento parigino da sola, senza nessuno accanto. May Skaf ha pagato a caro prezzo la sua opposizione al regime, e a causa della sua attività politica, i comitati popolari in Siria hanno sequestrato il suo appartamento a Jaramana, nelle campagne di Damasco.

Dobbiamo elogiare la presenza, tra il popolo siriano, di personaggi che vanno contro il sistema, come May Skaf o come ad esempio la romanziera Samar Yazbek: le loro voci dissidenti portano avanti la rabbia siriana, prima che essa venga contaminata dai lupi della Turchia, gli orsi della Siria, le volpi del Qatar e le iene dell’Iran, senza affiliazioni confessionali, religiose o etniche. May Skaf… una pagina bianca siriana.

Meshary al-Zaidi è un giornalista e scrittore saudita.

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