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Marocco: verso un passaggio dal francese all’inglese?

inglese

Di Ismail Azzam. Hespress (25/02/2015). Traduzione e sintesi di Roberta Papaleo.

Il primo ministro marocchino Abdelilah Benkirane
Il primo ministro marocchino Abdelilah Benkirane

Nelle ultime due settimane, un accesso dibattito è scoppiato in Marocco sul tema dell’insegnamento delle lingue in seno al Consiglio superiore della formazione, dell’istruzione e della ricerca scientifica, dopo che il primo ministro marocchino Abdelilah Benkirane ha dichiarato il suo desiderio di sostituire l’insegnamento del francese con quello dell’inglese.

La questione ha creato una netta spaccatura all’interno del Consiglio, diviso tra chi appoggia la sostituzione del francese con l’inglese e chi, invece, sostiene che il profondo legame del Marocco con il francese non può essere reciso in questo modo.

In questo contesto, Abdelilah al-Khadri, uno dei fondatori del Centro Marocchino per i Diritti Umani (CMDH), ha commentato che questo dibattito corre in parallelo con i recenti problemi diplomatici tra il regno e la Francia, aggiungendo che le dichiarazioni dei politici non sono assurde, ma che riflettono “l’onere dello Stato di dipendere dalla cultura francese” e si iscrivono nella “volontà politica di liberarsi del dominio francofono”.

Inoltre, al-Khadri ha dichiarato che è ormai diventato imperativo per la società marocchina prediligere la lingua inglese invece che quella francese, considerando ad esempio che il 90% dei Paesi del mondo considerano l’inglese come prima lingua straniera. “Il francese non è un bottino di guerra, come molti sostengono, ma un ostacolo per lo sviluppo del Marocco”, ha detto al-Khadri, che ritiene che il passaggio non sarà facile, ma neanche impossibile, “se esiste una vera volontà politica di rompere col francese”.

Da parte sua, Hamid Allali, professore di francese presso le classi preparatorie del liceo Omar Khayam di Rabat, ha dichiarato che le avversità a questo idioma non arrivano solo dai suoi oppositori, ma anche dai suoi studenti: Allali ha infatti notato che il rapporto degli studenti con il francese si è altamente deteriorato negli ultimi anni, soprattutto a causa “del suo uso sempre minore nei media marocchini, soprattutto sui canali televisivi”.

Al contempo, Allali ha riscontrato che i suoi studenti sono più abili nell’imparare l’inglese che il francese, grazie anche al continuo sviluppo delle tecnologie di comunicazione che gli ha permesso di esplorare questa lingua in maniera più ampia.

In conclusione, Allali ha ha detto di sostenere che “l’errore è stato commesso dopo i primi anni di indipendenza, quando lo Stato si è concentrato sul francese. Quest’errore è stato poi ripetuto quando l’inglese non è stato preso in considerazione come seconda lingua al momento dell’arabizzazione dell’istruzione”.

Ismail Azzam è un giornalista marocchino per il sito Hespress.

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