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Marocco: ammissione ufficiale dei crimini di tortura

Alif Post (01/11/2012). Il Consiglio Nazionale per i Diritti Umani, ente dello Stato marocchino, ha svelato, in un rapporto, l’attuazione di pratiche non umane nelle carceri marocchine tra cui aggressioni fisiche orribili, come le percosse e la denudazione,  e l’assenza di una politica di sicurezza contro la violazione dei diritti dei detenuti.  Il rapporto accompagna le relazioni internazionali riguardanti la tortura in Marocco. Inoltre, dal momento che lo Stato ha riconosciuto dei crimini commessi dai suoi stessi funzionari, ci si chiede se verrà attuata un’indagine giudiziaria.

Questa è la terza volta che il Marocco riconosce ufficialmente il verificarsi di violazioni e crimini da parte di organi statali stessi. La prima volta è stata all’inizio del governo del re Mohammed VI nel corso della fondazione della Commissione per l’equità e la riconciliazione per risarcire le vittime dell’epoca del defunto re Hassan II.