Politica

Mal di stomaco

Oggi con un occhio guardo il mio lavoro a maglia e con l’altro seguo i datimafalda_03_e delle elezioni. Risultato ho un gran mal di stomaco. Un diritto e un rovescio e i dati che vanno su e giù .

Voglio che vinca della gente di ampie vedute, sono disposta a fare sacrifici ma voglio che tutti, proprio tutti andiamo avanti in santa pace e nel rispetto di chi fatica a sbarcare il lunario, di chi ha problemi di salute e deve essere sostenuto, di chi è diversamente abile e ha bisogno del nostro sostegno, di chi è arrivato da un altro paese e vuole lavorare qui con noi per costruirsi una casetta nel suo paese .

Murad si è iscritto ad ingegneria, Moad ha fatto la scuola alberghiera e sua sorella Lubna studia lingue. Ragazzi marocchini, palestinesi, egiziani, tunisini che studiano o lavorano in Italia e che ci danno l’entusiasmo per andare avanti sono loro con la loro forza che ci dicono di non mollare e di non abbandonarci a promesse fasulle che hanno imbrogliato anche loro a Casablanca, al Cairo, a Gaza, a Tunisi. Sarebbero rimasti nei loro paesi se ci fossero state prospettive di futuro e invece hanno attraversato il Mediterraneo e hanno chiesto una mano a noi.

Un diritto e un rovescio e vorrei una politica di cultura vera, ampia, che comprendesse la cultura araba e le sue eccellenze anche nelle nostre università, una politica che parlasse di paesi arabi solo per le forniture di gas o di petrolio ma che stringesse anche accordi scolastici con le migliori università del Medio Oriente e che trattasse gli arabi, tutti gli arabi, con gli stessi guanti di velluto con cui tratta Israele.

Mi sa che chiedo troppo e che devo smettere di fare due lavori in una volta sola altrimenti il mal di stomaco continua.