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L’opera di Bacon da 106 milioni di euro? L’ha acquistata l’influente al-Mayassa del Qatar

Zoom 21 nov Qatardi Flor Gragera De León. El País (20/11/2013). Traduzione e sintesi di Claudia Avolio.

Al-Mayassa bint Hamad bin Khalifa al-Thani, sorella dell’emiro del Qatar, ha acquistato la scorsa settimana l’opera di Francis Bacon dal titolo “Tre studi di Lucian Freud”. Con 105,5 milioni di euro pagati per il quadro, la definizione conferitale la scorsa settimana dalla rivista ArtReview, che la consdiera “la personalità più influente del mondo dell’arte”, pare quanto mai appropriata. La notizia dell’acquisto, data dal New York Post, girava già tra i mercanti d’arte e nel quotidiano statunitense si ipotizza anche che al-Mayassa potrebbe aver acquistato un’altra opera di Bacon, una di Mark Rothko e una di Damien Hirst, per un totale di 117 milioni di euro.

Trent’anni, figlia della seconda moglie dell’emiro, è tornata nel suo Paese quando la sua famiglia acquistava opere d’arte già da 50 anni. Esempio lampante è quello dei “Giocatori di carte” di Paul Cézanne, venduto per la cifra record di 190 milioni di euro. Anche Warhol e Lichtenstein fanno parte della vasta collezione qatarense. Si stima che il ritmo di acquisto d’opere d’arte negli ultimi sette anni sia stato di 700 milioni di euro all’anno.

Come spiegato da The Economist, la famiglia al potere non vuole dichiarare se gli acquisti sono a titolo privato o per conto dello Stato, né se avranno un qualche beneficio per i cittadini. Mentre Dubai e Abu Dhabi si sono accostati a istituzioni come il Guggenheim e il Louvre per farsi una reputazione nel mondo dell’arte, il Qatar ha intrapreso un cammino in solitaria. A suggerirlo è il New York Times, che sottolinea come il Qatar voglia rendere Doha una tappa obbligata lungo il circuito delle grandi capitali dell’arte a livello internazionale.

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