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Libia: seggi chiusi, qualche bilancio su operazioni elettorali

Tripoli Post (08/07/2012). I seggi libici hanno chiuso ufficialmente ieri alle otto di sera. Per ora si dice che almeno il 60 percento degli aventi diritto al voto si sarebbero recati alle urne. A poche ore dalla chiusura, verso le 18.30, il chairman dell’Alto Comitato per le Elezioni Nazionali (HNEC), Nuri Abbar, ha tenuto una conferenza stampa in cui ha dichiarato che il voto si è svolto nel 98 percento dei seggi rispetto a un totale di 1554.

 

Alcuni seggi sono rimasti chiusi poiché le schede e il materiale per le votazioni non li ha raggiunti in tempo per via di motivi di sicurezza. “Alle 16.00 del 7 luglio 2012 aveva già votato più di 1 milione di elettori,” ha detto Abbar. Tafferugli sarebbero avvenuti, secondo il ministro dell’Interno Omar Khadrawi, in centri come Ras Lanuf, Bengasi, Brigha e Ajdabiya. Il ministro ha fatto riferimento alla morte di un uomo della sicurezza e al ferimento di due persone in un episodio avvenuto ad Ajdabiya.

 

Khadrawi ha parlato di imponenti misure di sicurezza, in cui il suo ministero avrebbe investito oltre 700 milioni di dinari. Impiegato anche uno speciale aereo che aveva il compito di supervisionare la situazione volando nei cieli di Sebha, Bengasi, Ajdabiya e Kufra. Proprio nella regione di Kufra, spesso scenario di scontri tribali, erano presenti 12 seggi elettorali, compresi 2 nelle zone dei Tabu. I residenti di queste aree hanno rifiutato il materiale necessario al voto, ed i 2 seggi non hanno aperto.