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Libia: inizia da zero la costruzione della società civile

Elaph (20/07/2012). Traduzione di Cristina Gulfi

In Libia, le organizzazioni della società civile sono ritenute necessarie per la nascente democrazia e per riformare lo stato dopo anni di dittatura. Tuttavia sono molte le difficoltà nel reperire fondi e sviluppare le dovute conoscenze.

A questo proposito, il giornale “The Christian Science Monitor” riporta le parole del sottosegretario al ministero della cultura e della società civile: “C’è bisogno di associazioni civili quasi ovunque per ricostruire le istituzioni, incoraggiare la partecipazione del popolo, combattere la corruzione e intervenire in molti altri ambiti”.

Sono tutte sfide che la Libia ha ereditato da Gheddafi, il quale dopo essere salito al potere nel 1969 ha smantellato le istituzioni dello stato e proibito partiti e sindacati mentre le associazioni per essere autorizzate dovevano avere 50 membri e passare al vaglio dell’apparato di sicurezza.

Negli ultimi anni, poi, diversi familiari di Gheddafi hanno fondato organizzazioni non governative fedeli al regime che consumavano il denaro pubblico a scapito dei servizi. Quando è iniziata la guerra, le associazioni umanitarie sono rinate, composte perlopiù da amici e vicini di casa, provvedendo a garantire organizzazione, cibo e istruzione.

Le autorità provvisorie vogliono che queste associazioni continuino a lavorare ma molte hanno chiuso per mancanza di una leadership e di mezzi per ottenere denaro. Al riguardo sarà creato un centro di supporto per fornire servizi di formazione nel campo della gestione, della progettazione e della raccolta fondi.

Finita la rivoluzione, c’è ora il timore che l’energia della società civile si affievolisca a causa dei ritardi nel finanziamento pubblico e di un sistema poco trasparente ed equo. Per questo motivo, le autorità stanno lavorando ad una politica in suo favore che non ne limiti l’autonomia e impedisca un uso improprio dei fondi, senza dimenticare che alcune associazioni si rivolgono al settore privato per ottenere denaro.