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Libia: guardie al confine con l’Egitto smettono di lavorare

Men, who used to work in Libya and fled the unrest in the country, carry their belongings as they walk through a sand storm in a refugee camp at the Tunisia-Libyan border, in Ras Ajdir, Tunisia, Tuesday, March 15, 2011. More than 250,000 migrant workers have left Libya for neighboring countries, primarily Tunisia and Egypt, in the past three weeks. (AP Photo/Emilio Morenatti)

(Agenzie). Le guardie al confine della Libia hanno smesso di lavorare al principale valico di frontiera verso l’Egitto, come un ulteriore segno del crollo dell’autorità statale.

L’incidente ha rafforzato le preoccupazioni in Egitto, secondo cui i militanti stanno usando il confine del deserto per contrabbando di combattenti e armi dalla Libia, che si trova in uno stato di caos da quattro anni ormai, dopo che i ribelli hanno rovesciato Muammar Gheddafi.

Il confine è anche una via di transito per i migranti provenienti dalla Siria e diretti attraverso l’Egitto verso la Libia occidentale, da dove sperano di arrivare in Italia con le barche e con l’aiuto di contrabbandieri.