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Libano: Wajdi Mouawad e il suo “Alone” chiudono il Beirut Spring Festival

Wajdi MouawadDaily Star Lb (02/06/2013). “Alone” è lo spettacolo portato in scena dal regista libanese-canadese Wajdi Mouawad che ha chiuso questa stagione del Beirut Spring Festival. L’evento, sponsorizzato ogni anno dalla Samir Kassir Foundation, ha visto Wajdi Mouawad come star indiscussa che vi ha portato tre dei suoi lavori e si è svelato in una chiaccherata artistica con Paul Chaoul. “Alone” prosegue l’esplorazione di temi già sondati a teatro: famiglia, identità e l’immancabile guerra. Solo che in quest’opera tutto ruota attorno alle esperienze del solitario Harwan (interpretato dallo stesso Mouawad), un dottorando all’università di Montreal, Quebec. Quando in una conversazione telefonica viene chiesto ad Harwan perché abbia lasciato la sua famiglia, tutto ciò che risponde è: “La guerra”. Ciò suscita ilarità nel pubblico, perché le persone che lo compongono hanno tutte avuto o ascoltato conversazioni simili. La piéce riesce in particolare in una cosa: nella sua narrazione e nella direzione, sorprende puntualmente gli spettatori. Lo scenario, per esempio, si apre rivelando angoli nascosti, retroscena e pareti scorrevoli. Due ore di palcoscenico per un solo attore rendono “Alone” un’opera in cui forse la vera forza risiede in questo: non ci si accorge del tempo che passa.