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Libano: si prospettano “conseguenze disastrose” per gli eventi di Tripoli

Al Dar al Hayat (18/05/2012). Viene nuovamente violata la calma a Tripoli, nel nord del Libano, dove  sono morte ieri 8 persone tra cui  due soldati ed un bambino, vittime dei cecchini e del lancio di missili.

Si susseguono nel frattempo le visite dei membri del governo alla capitale del Nord, che è stato luogo della visita del ministro degli interni e del primo ministro libanese Najib Mikati. Quest’ultimo ha confermato la decisione di aumentare l’impiego di forze armate nella zona puntando l’accento sul rifiuto di attuare qualsiasi tipo di azione militare che vada al di fuori del mantenimento della sicurezza.

Alcuni alleati della Siria avvertono che vi è la possibilità di un allargamento degli scontri anche al di là della città di Tripoli, a causa delle rivolte che avvengono nel paese vicino. Lo stesso presidente del Parlamento libanese, Nabih Berri, in seguito ad un incontro con l’ambasciatore saudita, ha messo in guardia dalle  “conseguenze disastrose” che potranno venire da questa situazione non solo al nord, ma in tutto il territorio statale. Il presidente ha accolto il consiglio dell’ambasciatore saudita di invitare i leader della “rivolta” ad un incontro per trovare un punto di dialogo tra le fazioni, incontro che dovrà essere presieduto dal presidente Michel Suleiman.