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Libano: scontri nella notte, ancora arresti tra i manifestanti

(Agenzie). Nuove violenze sono scoppiate tra le forze di sicurezza e i manifestanti nel centro di Beirut Martedì notte, dopo che i ministri del Movimento patriottico libero ed i loro alleati si sono  ritirati da una sessione del Consiglio dei Ministri, gettando il governo in ulteriore caos.

Il Consiglio dei Ministri ha respinto, nel corso di una seduta straordinaria, i risultati del bando di gara che il ministro dell’Ambiente Mohammad Machnouk aveva annunciato lunedi per la gestione dei rifiuti del Libano, dicendo che i prezzi erano troppo alti, ma ha approvato 100milioni di dollari di investimenti ad Akkar come incentivo per stabilire una grande discarica nel quartiere settentrionale della città.

Le forze di sicurezza si sono scontrati con i manifestanti nel centro di Beirut e hanno arrestato alcuni di loro. Nella notte circa cento attivisti hanno continuato il loro sit-in nella piazza di Riad al-Solh per denunciare le politiche del governo e la sua incapacità di risolvere la crisi dei rifiuti, chiedendo le sue dimissioni.

La polizia antisommossa ha usato o manganelli per respingere i manifestanti che hanno attraversato una barriera di filo spinato in prossimità delle Grand Serail poche ore dopo che le autorità, per ordine del primo ministro Salam Tammam, aveva rimosso un gigantesco muro di cemento anti-esplosione che era stato eretto nella stessa posizione.

Alcuni tra i 32 “rivoltosi” arrestati dopo gli scontri del fine settimana tra le forze di sicurezza e manifestanti anti-governativi sono stati rilasciati, mentre alcuni sono ancora detenuti per le indagini, ha riferito la NNA.

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