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Libano: esercito interviene dopo scontri pro e anti-Assad

Egypt Independent (03/06/2012). Questa mattina presto, le truppe libanesi sono intervenute nella città di Tripoli, a nord del Paese, nel tentativo di placare gli scontri scoppiati tra chi sostiene il regime siriano di Bashar al-Assad e chi vi si oppone. Secondo dati forniti da medici locali e da fonti di sicurezza, negli scontri sarebbero rimaste uccise 13 persone. Tra queste, anche civili, riferiscono i residenti, secondo il racconto dei quali una calma relativa è tornata nella città in seguito all’intervento militare, avvenuto verso le 7 di stamattina.

 

Sabato il primo ministro libanese Najib Mikati e altri politici di Tripoli avevano disposto direttive rivolte alle forze di sicurezza affinché usassero “il pugno di ferro” per placare gli episodi di quella che viene definita “la peggior violenza” ad aver scosso la città dall’inizio delle proteste in Siria.

 

Da una parte ci sarebbero i sunniti che si oppongono al regime di Assad, dall’altra una piccola comunità sciita di alawiti, che invece lo sostengono. Gli ultimi scontri sono iniziati dopo la mezzanotte di venerdì, protraendosi per tutto il sabato fino all’intervento dell’esercito. Nelle scorse settimane, uomini armati del distretto di Jebel Mohsen (residenza degli alawiti a Tripoli), si sono “scontrati in schermaglie ad intermittenza” con i sunniti della zona di Bab al-Tabbaneh. Il picco di morti raggiunto sabato ha suscitato la paura che la crisi siriana stesse accendendo la miccia anche in Libano.