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Libano: calo del 10% dei turisti nei primi 8 mesi del 2013

beirut-international-airport-and-duty-free-a--L-a8vGdNThe Daily Star Lebanon (23/09/2013). Il numero di turisti in Libano è calato del 10% nei primi 8 mesi del 2013 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e gli Europei per la prima volta in anni sono in cima alla lista in testa agli Arabi. Il numero di turisti è in totale di 891,079, rispetto ai 986,649 nel 2012, e gli Europei costituiscono il 35% dei visitatori, seguiti dal 30.6% di Arabi.

Il numero di turisti arabi è diminuito del 18.8% da un anno all’altro come risultato delle raccomandazioni di viaggio elaborate da diversi Stati membri del Consiglio di Cooperazione del Golfo.

L’Arabia Saudita, gli EAU e il Kuwait hanno tutti insistito affinché i loro cittadini lasciassero il Libano in seguito a una serie di incidenti di sicurezza che sono avvenuti durante gli ultimi anni e in tutti i casi si sono raccomandati di escludere il Libano come meta.

Il numero di turisti proveniente dagli EAU è calato del  70.3%, seguito dall’Arabia Saudita, che ha registrato un calo del  49.4%, Kuwait (34.3%) e Giordania (14.3%).

Agenti all’interno dell’industria del turismo hanno avvertito il mese scorso del pericolo incombente di bancarotta per molte attività alla fine di settembre se il declino nel settore continua di questo passo. Sono state proposte alcune misure per sostenere il settore, tra cui una lanciata dagli imprenditori che vorrebbero chiedere alla Banca Centrale di rivedere i prestiti esistenti e offrirne di nuovi a tassi agevolati.

Un associazione di agenti del settore turistico hanno chiesto alla compagnia aerea nazionale Middle East Airlines di ridurre i prezzi per incoraggiare i turisti provenienti da Iraq e Giordania a viaggiare.

I visitatori dall’Iraq costituivano il 10.3% degli arrivi totali in Libano nei primi 8 mesi di quest’anno, seguiti dalla Francia (9.7%), gli USA (8.4%) e la Giordania (6,2%).

Il turismo in Libano ha contribuito alla produzione del PIL per 8 miliardi nel 2009 e nel 2010. Secondo l’Associazione del Turismo, questo numero è destinato a crollare a meno di 4 milliardi quest’anno se le condizioni di sicurezza continuano a peggiorare.