Libano News Zoom

Lettera aperta ai politici libanesi

Joumana HaddadDi Joumana Haddad. Now Lebanon (12/08/2013). Traduzione e sintesi di Cristina Gulfi

Questa è una lettera aperta ai politici libanesi (a quelli che la leggeranno davvero o se ne fregheranno). A tutti loro. Se sei un politico (presidente, ministro, deputato, governatore, sindaco, leader di partito, ecc.), questa lettera è per te. Se leggendola pensi che non ti riguardi, ripensaci: ti riguarda eccome. Quindi per favore prendila sul personale. Molto sul personale. Non pretendo che queste parole rappresentino qualcosa di più che la mia rabbia, ma potrebbero. Ed è per questo che userò il “noi” al posto della prima persona.

Non ne possiamo più di voi. Di tutti voi. Non importa se siete della coalizione 8 marzo o 14 marzo; se siete cristiani, musulmani o qualsiasi altra cosa; se siete segretamente corrotti o ci derubate apertamente; se siete dalla parte dell’Iran o dell’Arabia Saudita; se non fate niente o fingete di lavorare; se possedete un canale televisivo o pagate qualche giornalista per tessere le vostre lodi; se siete figli di qualcuno, femmine o maschi, giovani o vecchi; se guidate la vostra auto o andate in giro circondati da guardie del corpo, a bordo di un SUV; se fate finta di ascoltarci o ve ne fregate palesemente; se vivete qui o vi nascondete all’estero; se credete di essere decenti solo perché indossate una cravatta o vi comportate da delinquenti; se siete arroganti o sapete fingere un sorriso e vi credete delle vittime; se avete armi o barche di soldi.

Per farla breve, chiunque voi siate – a prescindere dal cognome, da come vi ritraggono i media o dai valori che vi ispirano – se fate parte della nostra vita politica, ci avete stufato.

Sappiate una cosa: non sareste nessuno se non fosse per noi. Siamo noi che vi abbiamo votato mentre voi lavorate per noi – almeno così dovrebbe essere. Eppure vi occupate di tutto tranne che di noi: trascurate i nostri bisogni, le nostre battaglie, i nostri diritti. Mancate di rispetto al nostro dolore, alla nostra intelligenza, alle nostre ambizioni. Vi accontentate di essere il burattino nelle mani di qualche potere esterno in cambio di benefici che non meritereste. Siete la vergogna nostra e di questo paese. Non avete integrità, né decenza o umanità. E si tratta di una generalizzazione non da poco, perché non c’è nulla di buono nella massa di cui fai parte.

Il popolo libanese continua a parlare delle montagne di rifiuti in Karantina, ma farebbe meglio a preoccuparsi di quella discarica maleodorante che è la nostra scena politica. Ovviamente anche noi siamo da biasimare. Siete corrotti, ignoranti, disonesti, eppure votiamo ancora per voi. Non fate alcuno sforzo e ancora votiamo per voi. Ci mentite ogni giorno e ancora votiamo per voi. Siete razzisti, sessisti e settari e ancora votiamo per voi. Molti di voi sono stati coinvolti nella guerra civile, hanno le mani sporche di sangue e ancora votiamo per voi.

Perché questo? Perché la maggior parte di noi non pensa. Perché la maggior parte di noi non se ne importa. Perché alla maggior parte di noi manca un minimo di dignità. Perché la maggior parte di noi ama essere truffato. Perché la maggior parte di noi preferisce sistemare i propri figli grazie alle vostre conoscenze o avere le strade asfaltate grazie ad una vostra telefonata piuttosto che liberare il paese da ciò che gli impedisce di entrare nel 21esimo secolo.

In fin dei conti potrebbe sembrare che ci meritiamo a vicenda, voi e noi. Ma non è così. Perché dall’altro lato di questa maggioranza banale, auto-indulgente e superficiale c’è una minoranza che ci tiene, pensa, ha una dignità e non tace, ma soprattutto è stufa di voi e farà di tutto per impedirvi di rimanere dove siete.

Potete contarci.

Vai all’originale

About the author

Cristina Gulfi

3 Comments

Click here to post a comment

  • Questi pochi esistevano sempre, da secoli, ma non sono riusciti a far niente, a cambiare il mondo e non riusciranno neanche questa volta, purtroppo se continuiamo a incolpare “il prodotto finito” ovvero i cittadini e politici e non “la fabbrica” che li ha proddotto! Non può uscire dalle mani di un padre e di una madre così una persona con mente sana. Il problema non sta nel “prodotto finito” ma nella “fabbrica di cittadini” che si chiama FAMIGLIA. https://www.google.pl/search?q=blog+sabina+violenza+non+ha+sesso&ie=UTF-8&oe=UTF-8&hl=pl&client=safari#bav=on.2,or.&fp=530a648ddaf97621&hl=pl&q=blog+sabina+gatti+violenza+non+ha+sesso

  • Condivido ogni parola della lettera aperta ai polirtici libanesi e che si può adattare ai politici di tutto il mondo. Siamo stufi dei vostri metodi mafiosi, delle vostre prepotenze soprattutto della vostra corruzione che serve ad affamare i popoli. Attenzione che i giovani stanno prendendo coscienza di questa situazione abnorme e quindi prima o poi vi butteranno in mare.

  • Tu hai ragione da vendere, amica mia. Tuttavia non credere che in Occidente siano tutte rose e fiori, perché il fetore della ingiustizia e della corruzione siede in Alto; i servi e i padroni, i masochisti sono anche in Italia dove il nostro imperialismo da straccioni la sa lunga per servire ai profitti di una classe dirigente fatta di ladri e di malfattori che crede di essere al di sopra della legge. Tu ed io sappiamo che è inutile impiccarci al voto, perché la gente è manipolata, in Italia come nel mondo. Nel vostro paese la classe dirigente è al servizio di potenze straniere, al soldo di potenze straniere e si nasconde dietro la religione, come accade in Italia, per continuare a fare ciò che fa. Ma che tu sia un terrorista o un banchiere che assolda eserciti con lo scopo di portare la libertà a chi non c’è l’ha, che cosa cambia? Cambia sola la musica. Se sono le donne a pagare il prezzo più alto, a chi importa? L’importante per il sistema è che esse mettano al mondo dei figli che difendano gli interessi dei soliti noti che abbiano o che non abbiano una divisa!