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L’EGITTO AL BIVIO : TRA MILITARI E ISLAMISTI

Dal Cairo: Luca Pavone

Alle 3 del pomeriggio, la Commissione Elettorale ha fornito i risultati finali e definitivi delle elezioni presidenziali : Ballottaggio tra Ahmad Shafek e Mohammad Morsi. Distrutti i sogni dei moderati.
Dopo l’annuncio della notizia, Rasha, una signora di mezza età che aveva votato per il liberale Hamdeen Sabahi è scoppiata in lacrime davanti ai miei occhi: “Per cosa abbiamo fatto la rivoluzione? Per cosa sono morti tutti i nostri giovani?”. Spezzano allo stesso modo il cuore i commenti e lo sgomento dei giovani su facebook, una nuova generazione che sperava in un nuovo Egitto, in un nuovo inizio, reso possibile dal sacrificio dei loro compagni. Tra gli scenari prospettati, quello attuale è senza dubbio il peggiore. Gli egiziani si trovano adesso dinnanzi a una scelta difficilissima : Votare per Shafek, simbolo del passato regime corrotto  e Mohamed Morsi, candidato dell’oscura e potente confraternita dei  Fratelli Musulmani che in più occasioni hanno mentito e infranto promesse e che sono stati spesso accusati di aver “venduto “la rivoluzione e il sangue dei martiri per la loro sete di potere . La scelta è chiara : il regime militare o il regime islamista. Agli Egiziani non resta che dire..Rabbena Yostor.. che Dio ci protegga insomma.


About the author

Zouhir Louassini

Zouhir Louassini. Giornalista Rai e editorialista L'Osservatore Romano. Dottore di ricerca in Studi Semitici (Università di Granada, Spagna). Visiting professor in varie università italiane e straniere. Ha collaborato con diversi quotidiani arabi tra cui al-Hayat, Lakome e al-Alam. Ha pubblicato vari articoli sul mondo arabo in giornali e riviste spagnole (El Pais, Ideas-Afkar). Ha pubblicato Qatl al-Arabi (Uccidere l’arabo) e Fi Ahdhan Condoleezza wa bidun khassaer fi al Arwah ("En brazos de Condoleezza pero sin bajas"), entrambi scritti in arabo e tradotti in spagnolo.

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