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L’altra povertà contro cui lottare nel mondo arabo

mondo arabo istruzione

Di Maher Hakim. Your Middle East (08/05/2015). Traduzione e sintesi di Roberta Papaleo.

Vorrei lanciare un appello a tutti gli imprenditori sociali nel mondo arabo e invitarli a lottare contro il problema della “povertà intellettuale”, ormai così radicato nelle nostre società.

Definisco “povertà intellettuale” la mancanza di risorse e strumenti che aiutino la gente a soddisfare la loro curiosità intellettuale, così come la “povertà” è l’assenza di risorse che aiutino la gente a soddisfare i bisogni di base. Pensiero critico, ragionamento scientifico, dibattito oggettivo: tutti strumenti che aiutano un individuo ad appagare la propria curiosità mentale. Purtroppo, milioni di persone in tutto il mondo arabo (di cui molti assai intelligenti e/o ben educati) oggi non hanno ancora imparato a sfruttare tali risorse e strumenti e quindi vivono in questa condizione di “povertà”.

La curiosità intellettuale fa parte dell’istinto umano. Inoltre, essa è parte essenziale dello sviluppo umano. Chi ha dei figli sa benissimo che la domanda più comune dei bambini di una certa età è: “Perché?”. Eppure, questo tratto sembra svanire man mano che i nostri figli crescono e maturano, forse per paura di sembrare ignoranti, forse perché oggetto di derisione dei compagni di scuola, o forse perché noi, come genitori, gli chiediamo di “lasciarci in pace”. Tuttavia, ogni qualvolta la curiosità di un individuo viene soppressa, insoddisfatta o delegata ad altri, ecco che si genera la povertà intellettuale.

I risultati a livello sociale possono essere devastanti. Il mondo arabo è una società “collettiva” che mette in risalto la rilevanza della comunità su quella dell’individuo. Il consenso è importante e il pensiero individuale di solito non è benvisto. Questo significa che spesso è inaccettabile essere esplicitamente in disaccordo con la saggezza convenzionale – il che rende difficile, se non impossibile, introdurre riforme sociali o di altra natura di cui c’è un estremo bisogno.

Nei sistemi educativi del mondo arabo c’è un vuoto che va riempito. Questi sistemi sono architettati per rimpinzare gli studenti di informazioni, ma non per insegnargli a pensare con la loro testa, a cercare risposte, a rielaborare le informazioni con occhio critico. Si parla molto di riforme nel campo dell’istruzione, ma i progressi sono lenti e discontinui, sopratutto a causa dei disordini politici e della sensibilità culturale nella regione.

Ma possiamo permetterci di aspettare che tali riforme vengano implementate? E gli adulti, che soddisfano la loro curiosità intellettuale adottando le narrative propagate dagli establishment politici oppure sintonizzandosi sulle TV satellitari che mostrano figure religiose – spesso in contraddizione tra loro – che gli dicono come pensare, a chi credere e come agire? Dobbiamo innovarci per risolvere questo problema nella misura e alla velocità necessarie.

Negli anni ’80, lo scienziato americano Carl Sagan cercava di rendere la scienza popolare con il suo programma “Cosmos: A Personal Voyage”. Lo show del dottor Sagan, che incitava a sostenere pubblicamente la scienza, non solo permise al governo di continuare a investire denaro pubblico nella ricerca scientifica, ma ha anche fornito alle masse quegli strumenti di pensiero critico necessari per valutare i risultati di quella stessa ricerca.

Nel mondo arabo, avremmo bisogno di una cosa come “Cosmos”, di un canale alternativo, popolare e fidato che aiuti ad affrontare il problema della “povertà intellettuale” e a fare in modo che discussioni e idee non rimangano confinate alle élite al potere, ma diventino una pratica comune per le strade arabe.

Maher Hakim è professore associato di Imprenditoria dell’Innovazione presso la Carnegie Mellon University del Qatar.

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Roberta Papaleo

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  • Articolo che da coraggio per molte persone che non sono in grado di dire la loro perché giustamente non è stato detto prima da un rappresentante religioso e questa è una cosa ridicola perché non lo pensa la società. Grazie per l articolo