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La verità nuda e cruda di Mohamed Choukri

choukry

Il primo articolo del 2016 lo voglio dedicare ad una pietra miliare della narrativa marocchina. Vi parlerò, infatti, di Mohamed Choukri, nato nel 1935 in un paesino vicino a Tetuan, nel Rif, le montagne nel nord del Marocco, e morto nel 2003.

Il romanzo che l’ha reso famoso, facendo conoscere la sua storia straordinaria è il libro autobiografico intitolato “Il pane nudo”. Anche la pubblicazione di questo libro è stata, di per sé, mirabolante: la prima pubblicazione fu nel 1972, ma non in lingua originale, bensì in inglese, tradotta da Paul Bowles, il celebre autore de “Il tè nel deserto”. Lo scrittore statunitense, residente a Tangeri e amico dell’autore marocchino, era rimasto così affascinato da questo romanzo schietto e ruvido da decidere di imbarcarsi in questa impresa. Il successo è stato immediato e il romanzo fu subito tradotto in molte altre lingue.

Verrà pubblicato in lingua originale solo nel 1982, ben dieci anni dopo, sollevando l’indignazione generale nel pubblico arabofono. “Il pane nudo”, infatti, è la storia autobiografica di un bambino di nome Mohamed che nasce e vive nell’indigenza tipica delle campagne marocchine di quel tempo. Trasferitosi con la famiglia a Tangeri la situazione non migliora molto, soprattutto dopo l’arresto del padre. La giornata è fatta di espedienti, di fame, di personaggi loschi, il tutto ambientato all’interno della medina, la città vecchia, di Tangeri.

Confesso di conoscere bene questa città. Per me leggere queste pagine è come girare in quei vicoli, cercando di sovrapporre l’immagine che ne ho io, adesso, con quella che era un tempo, descritta nel libro. Cerco di orientarmi, di capire a quale angolo stia girando il protagonista, in quale caffè si sia fermato. Cerco visi che ovviamente non corrispondono, tenendo conto degli anni che separano la mia Tangeri da quella di Choukri.

Lo scrittore marocchino, in questo romanzo, come nel seguito, “Il tempo degli errori”, che racconta di come sia riuscito ad andare a scuola a vent’anni per imparare a leggere e scrivere, raccontano la realtà vissuta, una vita vissuta, senza fronzoli né paraocchi che salvano la facciata. Gli espliciti riferimenti (per non dire descrizioni) a droghe e sesso sicuramente non hanno aiutato il romanzo ad essere accolto in Marocco e nel mondo arabo in generale, dove è stato bandito per anni.

Mohamed Choukri è riuscito a descrivere la realtà decadente di quegli anni, quella che tanto ha affascinato la Beat Generation e tutti gli artisti che hanno ruotato intorno alla città dello stretto. La bellezza sta nel fatto che finalmente l’occhio che percepisce questa decadenza non è esterno né occidentale.

L’unico problema da fronteggiare per godere di questa nuova prospettiva è l’esiguità delle ristampe delle edizioni italiane. In libreria i suoi libri sono molto difficili da recuperare, anche in quelle più fornite, fatto che ci costringe ad affidarci a internet.

Buona Lettura!

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Claudia Negrini

1 Comment

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  • Proprio in questi giorni sto cercando di recuperare una copia del romanzo, ma è praticamente introvabile, salvo qualche rivenditore dell’usato che ha triplicato o quadruplicato il costo originale di copertina. Spero in una ristampa più prima che poi. Saluti.