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La stampa araba a poche ore dalle elezioni americane

Articolo di Giusy Regina

Le 57esime elezioni americane sono alle porte e mancano solo poche ore all’annuncio dei risultati. La stampa, le televisioni, le radio e i social network di tutto il mondo se ne stanno interessando con articoli, interviste, blogs e speciali tv. E la stampa araba non è da meno. Ma qual è la sfumatura che i vari giornali arabi danno a queste elezioni? D’altronde l’America ha sempre giocato un ruolo fondamentale ovunque ma soprattutto in questi paesi.

Tariq al-Homayed scrive, nel quotidiano panarabo Asharq al-Awsat, che chiunque uscirà vincitore da queste elezioni porterà un impatto conseguente fortissimo. Basti pensare che la regione mediorientale sia in stato comatoso da più di un mese proprio a causa di ciò, oscurando altre questioni molto importanti. Siria, ambizioni nucleari dell’Iran, gestione dei paesi della primavera araba: sono questi i temi che interessano di più agli arabi, al contrario degli americani che invece attendono con ansia di vedere quale linea prenderà la nuova amministrazione su un piano esclusivamente economico. Obama, sottolinea l’editorialista, ha preferito riporre la questione siriana su uno scaffale, quando invece poteva agire per far cadere il regime di Assad e, colpo politico unico, tagliare le mani all’Iran e alle sue mire espansionistiche e terroristiche nella regione. “Obama ha perso un’occasione d’oro dal punto di vista politico, morale e umanitario, e tutto per essere rieletto”.

Abdulwahab al-Afandi, giornalista di Al-Quds al-Arabi, scrive invece di Obama come un uomo diviso tra il sogno americano e quello arabo. Quando è stato eletto la prima volta si parlava infatti di cambio di rotta e nuovo corso sia per quello che Obama è, che per le sue origini. Adesso alcuni giornali americani parlano di cospirazione contro Obama, ma non si può certo negare che, nonostante le sue visite in Turchia, Egitto, Indonesia e il suo discorso all’università del Cairo sul miglioramento dei rapporti tra Egitto e America, i risultati non si vedono. La questione palestinese nel suo consueto stallo, le scelte in Libia di intervenire al fianco dei ribelli e quella in Siria di non intervenire affatto. Conclude al-Afandi scrivendo che anche se sicuramente stasera sarà rieletto Obama, il sogno americano e quello arabo continueranno a restare separati.

E infine il punto di vista del quotidiano algerino El Watan ci è dato da Ali Benyahia, inviato speciale a New York. Il giornalista sottolinea come fino all’ultimo l’indecisione si avverta e che molti paesi restano confusi. A quanto pare le scelte economiche, soprattutto relative alle guerre, e le catastrofi naturali saranno il vero ago della bilancia di queste elezioni. L’uragano Sandy e le sue conseguenze renderebbero indecisi molti americani, che valutano attentamente anche gli interventi e i legami di Obama con il mondo arabo. E conclude dicendo che ci potrebbero essere delle sorprese questa sera all’annuncio dei risultati, anche se molti si aspettano il contrario.