Di Abdul Rahman al-Rashed. Al-Sharq al-Awsat (26/09/2012). Traduzione e sintesi di Cristina Gulfi
Bushra Hafez al-Assad, farmacista, era conosciuta per essere la figlia dell’ex Presidente Hafez al-Assad e la sorella di quello attuale, Bashar al-Assad. Ora, invece, lo è per aver lasciato la Siria, lontano dall’autorità del fratello e dalle milizie Shabiha, oltre i confini del Paese.
Bushra si trova a Dubai, la Monaco d’Oriente, la Svizzera del mondo arabo, lungo quelle strade che hanno visto manifestazioni contro suo fratello e espatriati siriani chiedere con rabbia la caduta del regime. Dubai è l’unica oasi della regione in cui trovare rifugio, per chi scappa dalle rivoluzioni, sta per andare in pensione, sogna di diventare milionario o semplicemente vuole una pizza o andare al cinema. Ognuno in questa città ha la sua storia, ma quella di Bushra è diversa. Vedova con cinque figli, non ha lasciato il suo Paese, inghiottito dalla guerra, per una vacanza o una lite in famiglia. Il suo è un atto politico, anche se la vediamo bere caffè a JBR, quartiere commerciale di Dubai.
Già una volta Bushra è scappata a Dubai, più o meno un anno prima che a Daraa e Damasco scoppiassero le rivolte. In passato si è ribellata alla famiglia, quando nel 1995 sposò Assef Shawkat senza il consenso del padre e dei tre fratelli. Non merita una medaglia per questo, ma di sicuro nutre del risentimento da molto tempo. Ora anche lei è una vittima, proprio come tutte le altre vedove che considerano Bashar al-Assad la causa della loro sofferenza.
Tre anni fa, Assef Shawkat raggiunse la moglie a Dubai, ma in seguito ad una mediazione la coppia fece ritorno a Damasco. Bashar al-Assad punì Assef nel peggior modo possibile, promuovendolo Generale Maggiore ma sollevandolo dall’incarico di Direttore dell’Intelligence. Quando è scoppiata la rivoluzione e i ribelli hanno iniziato a stringere il cerchio attorno al Presidente, lo ha nominato viceministro della Difesa. Quattro giorni dopo, Assef è morto nell’esplosione al quartier generale della sicurezza nazionale a Damasco.
Lasciando la Siria, Bushra ha preso le distanze dal fratello, di cui conosce meglio di chiunque altro l’ignoranza e i crimini. Molte mogli o vedove di altri leader siriani vorrebbero rifugiarsi a Dubai ma sono restie a farlo perché, secondo un detto egiziano, prima o poi bisogna pagare un prezzo. La speranza è comunque che il resto della famiglia e la cerchia più ristretta del Presidente seguano l’esempio di Bushra e rifiutino le azioni commesse da Bashar al-Assad.
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