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La Russia tra l’Ucraina e la Siria

Al-Quds al-Arabi (23/02/2014). Traduzione e sintesi di Chiara Cartia.

Il 22 febbraio alcune agenzie di informazione hanno riportato che decine di ufficiali e di consiglieri russi provenienti dai più alti gradi militari sono andati a ingrossare le fila dell’esercito siriano contro l’opposizione. Inoltre Mosca, dietro decisione di Putin, avrebbe moltiplicato gli aiuti logistici e strategici e il numero di armi messo a disposizione delle forze lealiste per perseguitare i combattenti dell’opposizione e contrastare i loro attacchi. 

Zoom 02 mar russia ucraina siriaQuesto succede nel momento in cui il regime ucraino alleato della Russia è collassato e il capo di Stato Viktor Yanukovych è scappato con moglie e cane. L’ex dirigente ucraino, che godeva dell’appoggio russo, forse considerava che il regime del siriano Bashar al-Assad fosse un modello a cui potersi ispirare, ignorando le differenze geografiche e politiche tra Ucraina e Siria.

Ad un’analisi attenta dei due regimi si individua la somiglianza creata dall’unione tra tirannia e corruzione. Così come Assad è riuscito ad appropriarsi della Siria dandola in pasto alla sua cerchia ristretta e ai suoi cari, allo stesso modo Yanukovitch è riuscito a trasformare la sua famiglia in un gruppo politico finanziario, di cui fa parte il figlio Alexander, medico convertito  in uomo d’affari.

La decisione del Parlamento ucraino di confiscare la villa faraonica di Yanukovych è un gesto per contrastare quest’unione tra tirannia e corruzione. La grande vittoria riportata dall’opposizione ucraina non basta, però, a cancellare gli interessi che la Russia vanta in questa parte del mondo.

Se gli equilibri delle forze interne ed esterne emersi dopo la rivolta del popolo ucraino impediscono attualmente alla Russia di intervenire militarmente in questo territorio, l’importanza dell’Ucraina e l’enorme significato politico della sua rivoluzione, che potrebbe contagiare altri paesi fedeli alla Russia (e forse la Russia stessa), renderanno la leadership russa ancor più aggressiva nella guerra che porta avanti contro i popoli.

Ora la Russia, alla luce dell’analisi precedente, sfodererà le sue carte economiche, politiche e militari per far fallire la rivoluzione ucraina, facendo aumentare la polarizzazione politica esistente e aprendo così l’orizzonte a una lunga guerra civile: stessa linea politica che ha seguito con la Siria.

E proprio perché la leadership russa ha fatto di tutto per far fallire la rivoluzione ucraina e quella siriana, i ribelli siriani considerano che la fuga di Yanukovitch sia una loro vittoria personale. Peraltro, alcuni di loro hanno partecipato alle dimostrazioni contro Yanukovych manifestando fianco a fianco con gli ucraini nella piazza dell’Indipendenza a Kiev.

Tuttavia, la presenza di Lavrov in Iraq subito dopo i combattimenti a Kiev e la rapida manovra in corso, etichettata come “lotta al terrorismo”, mirata ad armare l’esercito iracheno e quello siriano, svelano l’importanza attribuita dalla Russia al caso siriano nel quadro della sua strategia mondiale. Inoltre l’erosione dei suoi interessi in Ucraina la porterà ad inasprire la sua condotta nella regione araba.

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