Sono ben 255 le piramidi presenti ancora oggi nella Nubia sudanese, il doppio rispetto all’Egitto.
Il primo gruppo di piramidi costruite nell’antica Nubia risale al regno di Kush e comprende 14 elementi, tra cui i monumenti funebri del re kushita Kashta (821 a.C. – 759 a.C.) e di suo figlio Piye, insieme ai successori Shabaka, Shabataka e Tanwetamani.
A circa 100 km da Khartoum, capitale del Sudan, si trova Meroe, allora capitale del regno di Kush, dove si concentra il maggior numero di piramidi e riposano più di 40 re e regine.
Le piramidi meroitiche sono però molto differenti da quelle egizie: sono più recenti, alte non più di 10-20 metri, anche più aguzze e svettanti ed erano ancora in costruzione quando quelle egizie erano già in rovina. La camera funeraria non si trova all’interno come nel caso delle piramidi egizie, perché faraoni, regine e principi venivano sepolti al di sotto con i loro ricchi corredi e, a volte, in compagnia di concubine, dignitari, schiavi e animali. Sul davanti invece, presentano un tempietto quadrato con le pareti istoriate da bassorilievi narranti le gesta del defunto.
La necropoli reale di Meroe è oggi Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
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