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La MARCIA VERDE – Storie di canzoni e della forza di un popolo, raccontate da Moulay Zidane El Amrani.

zidane - Copia

Dalle interviste a Moulay Zidane El Amrani, intitolate: “Un viaggio attraverso il Marocco musicale”. (Sesta puntata).

Buongiorno a tutte le lettrici e lettori di questo salotto virtuale.
Vi ricordate gli articoli realizzati insieme al nostro amico Moulay Zidane El Amrani? Erano perle di conoscenza su un popolo, la sua storia, il suo sentire. Oggi Zidane ci propone un pezzo di storia che insegna, come del resto sempre fa la “storia magistra vitae”, quanto la dignità, la coesione, la partecipazione e la consapevolezza di un popolo possano smuovere le montagne e quanto una canzone possa incarnare un momento storico e tramandarne la coscienza storica nei decenni seguenti, mantenendo intatto lo spirito di coesione, di dignità, di entusiasmo commosso che la accompagnò dal primo momento.
Lascio quindi la parola a Zidane, che insieme ad un testo bello e illuminante, ha montato un video straordinario sulla Marcia Verde, ed è con grandissimo piacere e onore che ve lo presentiamo nel nostro e vostro “Salotto della musica arabo-islamica e mediterranea”, su Arabpress.

aaaaa

Z.: Buongiorno a te e alle lettrici e lettori del tuo nutriente Salotto.

E’ proprio così, Cinzia, rispecchiando un po’ gli umani, anche le canzoni a volte hanno destini strani, spesso bizzarri ed improbabili.

Era il 1975 e in Marocco regnava l’euforia collettiva per quello straordinario evento storico denominato “La Marcia Verde”. Centinaia di migliaia di donne e uomini, volontari, armati con il Corano e con la bandiera marocchina in mano, da ogni angolo del paese si diressero verso sud in una marcia pacifica per liberare il Sahara allora ancora colonizzato dalla Spagna di Francisco Franco “il Caudillo”.
Le autorità marocchine si diedero un mese di tempo per raccogliere le 350.000 adesioni volontarie previste per la Marcia pacifica, ma non solo a loro sorpresa, in 48 ore il numero fu già di gran lunga superato.
Sull’emotiva scia patriottica, furono composte decine di canzoni per quell’occasione, alcune di straordinaria bellezza.
Anche la celebre band musicale di Jil Jilala venne invitata a fare dei concerti nelle province del sud appena liberate, ma il gruppo Pop della contestazione sociale non aveva canzoni patriottiche nel suo repertorio. Allora che fare?
Nella mezz’ora di volo che separa Casablanca dalla città meridionale di Làayoune scrissero e composero, in fretta e furia, questa canzone. Non sembrava niente di speciale e non è di certo una delle più belle, ma fu subito successo.
In effetti, a quasi quarant’anni da quell’evento epocale, essa permane una delle canzoni più ascoltate, canticchiate e riarrangiate dello scenario musicale marocchino. Ne esistono persino versioni Rap, Hip Hop e sinfoniche. Uno strano destino, in effetti, che nessun musicologo le avrebbe pronosticato.
Avevo dodici anni allora e da minorenne non avrei potuto partecipare alla Marcia Verde, accompagnai al punto di raccolta mio padre e mio fratello che partivano. In mezzo alle lacrime, avrei voluto intrufolarmi clandestinamente in quei “camion della speranza”, pieni zeppi di euforia, di patriottismo e di calore umano. Si vede che avevo già l’indole migrante 😀
Sulle note di quella canzone ho montato questo video con alcune suggestive immagini di quella che fu “La Marcia pacifica di un popolo in movimento”.

C.: Grazie Zidane e un saluto e a te e a tutti.

Per la visione del video e per l’ascolto della canzone, si può andare sulla pagina facebook di Moulay Zidane El Amrani usando questo link:

About the author

Cinzia Merletti

Cinzia Merletti è musicista, didatta, saggista. Diplomata in pianoforte, laureata in DAMS, specializzata in Didattica e con un Master in Formazione musicale e dimensioni del contemporaneo. Ha scritto e pubblicato saggi sulla musica nella cultura arabo-islamica e mediterranea, anche con CD allegato, e sulla modalità. Saggi e articoli sono presenti anche su Musicheria.net. Ha all'attivo importanti collaborazioni con musicisti prestigiosi, Associazioni culturali e ONG, enti nazionali e comunali, Conservatorio di Santa Cecilia, per la realizzazione di eventi artistici, progetti formativi ed interculturali tuttora in corso.

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