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La lingua araba sta perdendo il suo valore tra i giovani?

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Di Jennifer Bell. The National (21/04/2015). Traduzione e sintesi di Claudia Avolio.

I giovani arabi sono convinti che la lingua araba sia centrale nella loro identità, ma molti credono che stia perdendo il suo valore mentre l’uso dell’inglese diventa prevalente: è ciò che risulta da un sondaggio annuale panarabo. Su 3.500 persone di età compresa tra i 18 e i 24 anni intervistate per l’Arab Youth Survey 2015, due terzi dicono di essere preoccupati circa il declino nell’uso della lingua araba e oltre un terzo usa l’inglese più dell’arabo quotidianamente.

Il fenomeno è piuttosto prevalente tra le nazioni del Consiglio di Cooperazione del Golfo (CCG) in cui il 56 percento degli intervistati dice di usare l’inglese più dell’arabo, rispetto al 24 percento registrato nelle altre nazioni. Il sondaggio, giunto al settimo anno, è stato condotto dai sondaggisti dell’azienda internazionale Penn Schoen Berland tra gennaio e febbraio. L’azienda ha posto i quesiti a maschi e femmine di nazionalità araba in 16 Paesi – i sei del CCG (Emirati Arabi Uniti, Bahrain, Kuwait, Oman, Qatar e Arabia Saudita), Algeria, Egitto, Iraq, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Palestina, Tunisia e Yemen. Per la prima volta, la Siria è stata omessa.

Mohamad Abdulhamid (18 anni), libanese espatriato, dice di parlare in inglese perlopiù a scuola, essendo la lingua in cui riceve la sua istruzione. Nonostante ciò, tende a parlare arabo a casa. “I miei genitori non mi permetterebbero di perdere la lingua,” dice. Quand’è coi suoi amici, Mohamad usa sia l’inglese che l’arabo: “Usiamo un miscuglio di entrambi”.

Anche l’emiratina Rowdha Ahmed (22 anni) si trova bene mescolando arabo ed inglese quando parla coi suoi amici. “Non è per via dell’amore per una lingua, ma perché senti che una parola si addice di più in una lingua che non nell’altra,” dice. Rowdha suggerisce poi un nuovo approccio per incoraggiare la gente a non perdere la propria lingua madre. “Sappiamo già che è la nostra lingua materna – dice al riguardo – ma se ci ricordassero che bellissima letteratura possiede, ciò potrebbe incoraggiarci a leggere di più”.

L’egiziano Tariq Enheawi (18 anni) studente presso le Al Nahda National Schools dice di aver parlato più spesso inglese e meno l’arabo. “Nella nostra scuola ci insegnano in inglese perciò tendiamo a parlare più in inglese,” dice. Dal sondaggio è emerso che è soprattutto chi si trova nei Paesi del CCG a ritenere che la lingua araba stia perdendo il suo valore (54 percento degli intervistati, rispetto al 43 percento nelle altre nazioni) e sono convinti che l’inglese possa favorire la loro carriera più di una conoscenza pratica dell’arabo (64 percento).

Inoltre, il 63 percento è d’accordo sul fatto che essere fluenti in inglese possa favorire una carriera più che esserlo altrettanto in arabo. Di nuovo, nei Paesi del CCG (74 percento) si ritiene più che nelle altre nazioni (56 percento) che l’inglese abbia un valore maggiore in ambito professionale. “I giovani nei Paesi del CCG credono che la lingua araba stia perdendo la sua rilevanza più di quelli che si trovano nel resto della regione,” dice Sunil John, capo esecutivo dell’ l’azienda di comunicazioni  Asda’a Burson-Marsteller, che ha commissionato i risultati del sondaggio martedì.

“I giovani riconoscono l’importanza della lingua araba come parte della loro identità ma mentre ulteriori posti di lavoro richiedono competenze con l’inglese, i curricula scolastici danno maggiore importanza alle lingue straniere e cresce l’influenza della cultura pop occidentale, molti credono che conoscere l’inglese farà fare loro più carriera,” ha aggiunto. Mentre quasi metà degli intervistati (47 percento) dice che l’arabo sta perdendo il suo valore, uno su tre (34 percento) non è d’accordo. Il sondaggio ha preso in esame preoccupazioni, priorità e prospettive future di giovani adulti arabi.

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