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La crisi politica e la rinascita della letteratura yemenita

letteratura Yemen

Di Fareed al-Homaid. Yemen Times (23/03/2015). Traduzione e sintesi a cura di Ismahan Hassen.

Sana'a
Sana’a

Nonostante l’instabile andamento politico ed economico dello Yemen, la letteratura nazionale ha vissuto un’imprevista rinascita nel corso del 2014. Ben venti romanzi infatti, sono stati pubblicati da autori yemeniti lo scorso anno. Se questa cifra può sembrare insignificante in un contesto regionale o globale, a livello nazionale essa rappresenta però un enorme successo rispetto ai soli otto libri pubblicati nell’anno ancora precedente.

Guardando alla tradizione della letteratura yemenita, il pensiero non può prescindere dal considerare autori come Ahmed al-Sakkaf e Mohammed Abdulwali. Autori di opere come “Qarot’s Girl”, pubblicato nel 1927 e considerato il primo testo narrativo yemenita dell’epoca moderna moderna; e come “Sana’a An Open City”, una raccolta di 30 racconti tradotti in diverse lingue, che ha introdotto per la prima volta la letteratura del paese nel mondo, essi sono stati fino agli anni Novanta i più grandi scrittori yemeniti del XX secolo.

Nonostante gli anni Novanta siano stati testimoni di un notevole sviluppo delle case editrici in Yemen e di un aumento della produzione letteraria, i bassi livelli di alfabetizzazione e  la mancanza di sostegno da parte del governo, ha comunque reso difficile agli scrittori yemeniti riscuotere successo in patria. Abdulmalik sl-Qattaa, direttore generale del Dipartimento per i diritti d’autore presso il ministero della Cultura, ha dichiarato a tale proposito che questo sostegno, già quasi inesistente, che il governo forniva agli scrittori e altri artisti yemeniti, si è poi definitivamente bloccato  subito dopo la rivolta del 2011.

Tuttavia è bene sottolineare che, prima della significativa riduzione delle risorse politiche nazionali a causa dei conflitti interni, agli aiuti che il governo dava agli scrittori arrivavano dal Fondo ministeriale per lo sviluppo del patrimonio e dell’eredità nazionale, che acquistava i libri degli autori yemeniti e li distribuiva presso le biblioteche pubbliche, le scuole e le fiere del libro. Attualmente infatti, la difficoltà più grande di fronte a cui i nuovi scrittori yemeniti  si trovano è quella di trovare qualcuno che pubblichi i loro lavori.

Allo stesso tempo i lettori yemeniti reclamano libri che trattino del proprio Paese e delle questioni che possono riguardare. Nonostante tutto infatti, negli anni la narrativa yemenita ha guadagnato popolarità perché la qualità della scrittura è migliorata, allontanandosi dal realismo sociale che per tanto tempo ha definito la letteratura in tutto il mondo arabo.

Un ottimo aspetto della nuova generazione di autori in Yemen, è il loro ribellarsi contro lo stile superficiale e sordo degli scrittori tradizionali, abbracciando temi tra i più interessanti e complessi. Alcuni di questi temi sono argomenti che molti conservatori yemeniti possono trovare controversi, come la religione e la parità di genere. C’è da dire però che, al di là delle evidenti differenze tematiche e stilistiche, questa nuova generazione di scrittori oggi non sarebbe in grado di creare un nuovo percorso letterario, se non avesse avuto alle spalle il lavoro dei romanzieri tradizionali.

La nuova generazione di scrittori yemeniti, e dei loro lettori in crescita, rappresentano un tentativo di venire a patti con crisi politica e sociale nazionale. Guardando alla storia recente, mettendo insieme vecchi e nuovi temi, questi romanzieri sono alla ricerca sia di una strada da seguire e sia della riscoperta di  una identità. Se disordini politici in atto, non promettono nulla di buono per lo Yemen, le prospettive per la sua scena letteraria nazionale sono invece più che  promettenti.

Fareed al-Homaid è un giornalista per il sito di informazione Yemen Times.

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