Di Fouad Benjliqa. Hesspress (03/07/2014). Traduzione sintesi di Maryem Zayr.
In dialetto marocchino, il termine “kutshi” è usato per riferirsi alle carrozze trainate dai cavalli che, sin dai tempi antichi, venivano usate come mezzi di trasporto o semplicemente per vagare tra le mura dell’antica Marrakech.
Oggi le “kutshi”, diventate simbolo della città rossa e del grande patrimonio storico-culturale del Marocco, sostituiscono i mezzi di trasporto più moderni e giocano un ruolo attivo nel settore del turismo a Marrakech. Come gli autobus rossi e i taxi neri londinesi, oppure le gondole veneziane, le carrozze di Marrakech sono caratterizzate dal colore verde e dal suono degli zoccoli dei cavalli che li trainano.
Da parte sua, il segretario generale dell’Associazione dei conducenti di “kutshi”, Hassan Lekhder, ha dichiarato che questi calessi costituiscono il maggior concorrente degli open bus, contando il 60% delle richieste turistiche. Infatti, le società che gestiscono tali autobus hanno riscontrato una riduzione nelle entrate annue, nonostante dispongano delle più moderne tecnologie per il turismo.
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