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Iraq: serve aiuto curdo per riprendere Mosul

Mosul iraq

(Agenzie). L’esercito iracheno avrà bisogno dell’aiuto dei curdi per riprendere Mosul, la città più grande sotto il controllo di Daesh.

Secondo il curdo Hoshyar Zebari, ex ministro degli Esteri iracheno e attuale vice, oltre che ministro delle Finanze, l’offensiva si prevede molto impegnativa, data la permanenza nella regione di gruppi etnici e religiosi rivali che si trovano tra la Turchia, la Siria e Kurdistan iracheno.

Mosul, a 400 chilometri a nord di Baghdad, è stata designata dal governo come il prossimo obiettivo per le forze armate irachene dopo la riconquista di Ramadi, primo successo delle forze armate irachene addestrate dagli Stati Uniti.

La riconquista è un modo per segnare effettivamente la fine del califfato proclamato da Daesh nelle adiacenti zone sunnite dell’Iraq e della Siria, ha affermato Zebari. “Mosul ha bisogno di una buona pianificazione, di preparazione e dell’impegno di tutti i protagonisti”, ha continuato.

“I Peshmerga sono una forza importante e non si può riprendere Mosul senza il loro aiuto”, ha aggiunto, riferendosi alle forze armate del Kurdistan iracheno, una regione autonoma nord dell’Iraq vicino a Mosul.
Le forze curde hanno postazioni a est, nord e ovest di Mosul, mentre le forze di sicurezza irachene appoggiate dalle milizie sciite si trovano a Baiji, a sud della città.

Data l’estensione della zona che deve essere messa in sicurezza attorno a Mosul durante l’attacco, l’esercito può aver bisogno di attingere alle forze sunnite locali e probabilmente anche del supporto delle PMF, le Forze di Mobilitazione Popolare sciite. Le PMF, conosciute in arabo come Hashid Shaabi, sono una coalizione delle milizie sciite iraniane, istituita per combattere Daesh, messa da parte nella battaglia di Ramadi per garantire un sostegno aereo dagli Stati Uniti, riluttanti nel combattere sullo stesso lato delle milizie iraniane.

Mosul è una città molto grande, una sfida e un impegno maggiori rispetto a Ramadi. Secondo il primo ministro iracheno Haider al-Abadi, Mosul sarà ripresa entro il 2016. “Stiamo per liberare Mosul e sarà il colpo fatale e finale” (per Daesh), ha dichiarato nel discorso lunedì elogiando la “vittoria” dell’esercito a Ramadi.

“(Mosul) è il luogo dove Abu Bakr al-Baghdadi ha dichiarato il suo califfato”, ha detto Zebari, riferendosi al leader del gruppo. “È letteralmente la loro capitale”.

Gli arabi sunniti e sciiti temono che i curdi potrebbero utilizzare la battaglia come mezzo per estendere il territorio sotto il loro controllo, ha detto al-Hashimi Wathiq, presidente del gruppo iracheno per gli Studi Strategici, un think-tank con sede a Baghdad.
I curdi sono preoccupati che gli sciiti useranno la loro presenza per rafforzare l’influenza del governo centrale di Baghdad, ha detto.

“Il coinvolgimento dei peshmerga sarà inevitabile, ma potrebbe complicare ulteriormente la battaglia a Mosul se non saranno prese sufficienti garanzie dalla leadership regionale che il conflitto non sarà utilizzato per espandere il loro territorio”, ha dichiarato Hashimi.

 

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Emanuela Barbieri

Emanuela Barbieri è specializzata in Comunicazione Digitale e Internazionale, SEO Specialist e Consulente di Marketing digitale.
Grazie alla lingua araba ha realizzato progetti ponte tra l'Italia e l'area MENA - Nord Africa e Medio Oriente -, affiancando alla laurea in Lingue e Comunicazione Internazionale una formazione in ambito digitale: siti web, SEO, digital advertising, web marketing.

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