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Iraq: Mattis nel paese delle meraviglie

Elaph (16/11/2012). Gli Stati Uniti hanno ribadito ieri il loro impegno nell’esaudire tutte le esigenze dell’Iraq sia nella soluzione dei conflitti confessionali che nella lotta al terrorismo. Dichiarazioni rilasciate ieri dal generale James N. Mattis, successore di David Petraeus al Comando centrale delle forze Usa dal 2010, durante un incontro a Baghdad con il primo ministro iracheno Nouri al-Maliki. Mattis ha sottolineato infatti la necessità di mantenere in piedi l’accordo strategico siglato dai due paesi alla fine del 2008, soprattutto in materia di cooperazione militare e di armamento. L’Iraq, ha spiegato, ha bisogno di armi per proteggere la sua sovranità (probabile allusione non troppo velata all’Iran) e per preservare il suo patrimonio. Il generale si è inoltre congratulato con al-Maliki per la stabilità di questo paese, che ha definito un modello per la capacità di risolvere i problemi attraverso il dialogo e il confronto democratico. Affermazioni che potrebbero anche suonare paradossali alla luce della violenza confessionale quotidiana e delle continue accuse di autoritarismo che l’opposizione rivolge al premier al-Maliki.