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Il segreto di Pulcinella

Di Tony Badran . Now Lebanon (13/01/2014).

Traduzione e sintesi di Marta De Marino.

Negli ultimi giorni la stampa si è focalizzata sulla morte del jihadista militante Majed al-Majed, figura preponderante nelle fila delle Brigate (sunnite) di Abdullah Azzam, accusate anche di essere dietro alcune esplosioni avvenute in Egitto, Siria, Iraq, Giordania e Yemen. Al-Majed era stato catturato di recente dalle forze armate libanesi (LAF) dopo essere stato dimesso dall’ospedale al-Maqased di Beirut dove si curava sotto falsa identità.

L’Iran e Hezbollah hanno, ora, spostato l’attenzione sull’Arabia Saudita, collegando Majed all’intelligence saudita. Dopo il doppio attacco suicida del 19 novembre contro l’ambasciata iraniana a Beirut, le Brigate hanno ammesso la paternità dell’attentato che ha visto due esplosioni causate da un’autobomba e, probabilmente, da un kamikaze. I media pro-Hezbollah da quel momento hanno iniziato a “vendere” questa storia: gli estremisti sunniti sarebbero sostenuti dall’Arabia Saudita, una minaccia che unirebbe i destini dell’Iran e degli Stati Uniti e isolerebbe Ryadh. Infatti, a pochi giorni dall’attacco, Hezbollah ha pubblicamente accusato l’Arabia Saudita di aver ordinato l’attentato e secondo questa supposizione, la rivendicazione da parte delle Brigate di Abdullah Azzam, ne è la riprova.

Hezbollah ha potuto puntare il dito contro l’Arabia Saudita e ha iniziato a pubblicare storie e confessioni di Majed in cui quest’ultimo racconta di non essere un terrorista ma un collaboratore dell’Intelligence saudita sotto la direzione del Principe Bandar Bin Sultan. L’enfasi posta sul ruolo del Principe Bandar non è casuale: l’Iran è consapevole che l’amministrazione Obama ha deliberatamente fatto trapelare dissapori e un atteggiamento stativo nei confronti del Principe. Durante alcuni passati colloqui, infatti, il Segretario di Stato John Kerry ha descritto il capo dei servizi segreti sauditi come “un problema” e, contestualmente, si lamentava della condotta del Principe perché ancora non in linea con la politica adottata in Siria da parte del Presidente Obama. L’allineamento Iran-Usa forse appare sempre più chiaro e il segreto di Pulcinella è finalmente stato svelato.

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