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Il Golfo deve contenere la Fratellanza Musulmana

Zoom 04 aopr Golfodi Tariq al-Homayed. Al-Sharq al-Awsat (02/04/2013). Traduzione e sintesi di Roberta Papaleo. Subito dopo la partenza del primo volo commerciale tra Egitto e Iran dopo 34 anni, è stato rilanciato il dibattito su come il Golfo debba contenere l’Egitto. In altre parole, si offriva alla Fratellanza Musulmana un aiuto finanziario per superare i dilemmi maggiori. Questa retorica non è segno di razionalità politica; piuttosto, implica un’ipocrisia lampante.

Fino a poco tempo fa, gli Stati del Golfo venivano spesso accusati di sostenere il regime Mubarak. nonostante l’indignazione popolare contro l’ex presidente egiziano, questa retorica ha continuato a prevalere fino allo scoppio delle rivoluzioni del 25 gennaio. La stessa retorica è stata anche adottata dall’amministrazione USA. Oggi, i sostenitori della Fratellanza chiedono al Golfo di essere finanziati, usando la minaccia dell’Iran come pretesto. Questo a prescindere dal fatto che la Fratellanza sta reprimendo e marginalizzando un’ampia fetta della società egiziana, invece di ricorrere a soluzioni politiche pragmatiche che potrebbero unire le diverse classi e fazioni del Cairo. Un primo ministro arabo ha detto: “Il presidente Morsi si sta comportando come se fosse salito al potere con un golpe, non tramite elezione”.

Dato che solo pochi giorni fa l’Esercito Siriano Libero ha attaccato un aereo iraniano che trasportava armi per le forze del regime Assad, i seguaci della Fratellanza Musulmana dovrebbero condannare i voli commerciali tra Iran e Egitto. Invece, ritengono responsabili gli Stati del Golfo se si ritrovano nelle mani dei mullah iraniani  Di fatto, si tratta di mera ipocrisia politica. I sostenitori dell’Egitto dovrebbero insistere affinché la fratellanza si prenda le sue responsabilità  invece di cercare di sfruttare ed intimidire gli Stati del Golfo con la minaccia di trasformare il Paese in uno Stato sciita.

La storia del contenimento attraverso il sostegno non è nuova. Gli Stati del Golfo l’hanno già provata nella regione: i tentativi di contenimento politico e finanziario sono stati un fallimento totale. La cosa è stata abbastanza chiara  al momento della liberazione del Kuwait dopo l’occupazione irachena. Quindi, perché oggi gli Stati del Golfo dovrebbero ripetere una politica che si è dimostrata essere un continuo fallimento sebbene in forme differenti?

Oggi, i sostenitori dell’Egitto dovrebbero incolpare le politiche fallimentare della Fratellanza, che ha messo il Cairo nella posizione di elemosinare l’aiuto internazionale. Invece di criticare gli Stati del Golfo, dovrebbero concentrare la loro attenzione sulle politiche restrittive che la Fratellanza sta portando avanti contro larga parte della popolazione egiziana; devono anche criticare l’Egitto per essere nella mani dell’Iran sebbene sostenga i crimini che Assad sta commettendo contro la popolazione siriana.

http://www.aawsat.net/2013/04/article55297718