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Il balcone sull’abisso di Ibrahim Nasrallah

nasrallah(al-Hayat 08/08/ 2013).
Traduzione e sintesi di Kawkab Tawfik.

Il nuovo romanzo del poeta e scrittore Ibrahim Nasrallah intitolato «Il balcone sull’abisso», pubblicato dalla casa editrice Arabic Sciencies Publisher di Beirut, è ambientato in un periodo compreso tra la fine degli anni Ottanta, testimoni della cosiddetta “fase di democratizzazione” araba, fino allo scoppio delle rivoluzioni arabe. Il romanzo descrive lo spirito degli ultimi vent’anni, si sofferma sugli strati dell’animo umano, ma anche sulla conformazione dell’autoritarismo arabo, che nel tempo ha cambiato volto, ma non la sua essenza.

Ministro, professore universitario, avvocato, Ibrahim Nasrallah caratterizza il suo romanzo con profondi dialoghi che si intrecciano ai paradossi socio-politici dei nostri tempi. Si legge di personalità e interi gruppi sociali impuri, fragili e deboli di fronte al furto e alla corruzione. Il romanzo presenta ampie aperture verso modelli ben noti: è, infatti, un romanzo che celebra il baratto dei valori e che richiama alla memoria il Faust con il suo patto con Satana, ma in modo ancor più miserabile. In un momento in cui è possibile mercificare ogni cosa, perfino i bei ricordi vengono infatti trasformati in una merce da vendere per placare incubi. Un momento in cui le nazioni vengono violate facilmente così come l’uomo stesso viene violato.

Rimane aperta la domanda che pone il romanzo: i regimi arabi avranno la capacità di adattarsi e completare le trasformazioni avviate negli anni Ottanta dello scorso secolo? Le rivoluzioni arabe rappresentano questo momento storico?

Ibrahim Nasrallah offre un romanzo polifonico, così artisticamente complesso da invitare il lettore a ricostruire il testo, nel tentativo forse, di andare oltre e ricostruire una vita stessa.

http://alhayat.com/Details/539954

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