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I turkmeni iracheni: “Abbandonati dalla Turchia”

Di Fehim Tastekin. Al-Monitor (20/06/2014). Traduzione e sintesi di Viviana Schiavo.

Recentemente la Turchia è stata oggetto di forti critiche provenienti dalla comunità turkmena irachena. Mentre i sunniti turkmeni criticano Ankara per aver abbandonato le sue linee rosse, i loro parenti sciiti la incolpano per l’insurrezione guidata dallo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (ISIS) e dalle tribù sunnite. Le argomentazioni sciite si basano sul supporto logistico ricevuto dall’ISIS presso i confini turco-siriani e il rifiuto della Turchia di estradare Tariq al-Hashemi, l’ex vicepresidente iracheno sostenitore della ribellione sunnita.

I turkmeni sunniti, dal canto loro, credono che la Turchia abbia abbandonato la comunità turkmena per evitare di danneggiare i suoi rapporti strategici con il governo regionale del Kurdistan. Ciò che principalmente incoraggia la Turchia a schierarsi con i curdi è il fatto che le forze peshmerga del governo regionale del Kurdistan hanno assunto la difesa di diversi insediamenti turkmeni.

Il dibattito sul ruolo della Turchia si è infiammato dopo che l’ISIS ha occupato Tal Afar e una serie di altri insediamenti turkmeni, tra cui Sherihan, nella provincia di Mosul, e la città di Bashir, nella provincia di Kirkuk. I peshmerga hanno organizzato posti di blocco sulla strada da Kirkuk a Riyaz e Havija, entrambe fuori dal controllo del governo, ed hanno costruito un campo sulla riva dello Zab, trasformando il fiume di Kirkuk nel nuovo confine. I peshmerga hanno il controllo sulla riva Est del fiume, mentre la riva Ovest è in mano araba. Poco più a Nord, il villaggio di Mullah Abduallah è stato diviso tra i curdi e l’ISIS.

È piuttosto sorprendente incontrare dei soldati turkmeni tra i ranghi dei peshmerga. In alcuni insediamenti turkmeni, tra cui le città di Bashir, Taza Khormato e Tuz Khormato, i peshmerga e i turkmeni combattono fianco a fianco contro l’ISIS. Senza dubbio, alcuni turkmeni sono grati della protezione curda, mentre altri temono che i curdi non lasceranno mai le aree su cui hanno preso il controllo durante la crisi.

La rabbia contro la mancanza di azione della Turchia è palpabile: “La Turchia continua a dire che i turkmeni sono dei fratelli, ma perché non sta facendo niente? L’ISIS ci distruggerà”, dice Huseyin, un giovane turkmeno.

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