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Siria: ombre e nebbia

Al-Quds al-Arabi (6/4/2012). Diversi analisti politici hanno notato che la decisione dei media di stato di Damasco di invitare dissidenti sauditi rappresenterebbe un primo passo verso una loro accoglienza in territorio siriano. Molti di questi oppositori alla monarchia di Riyad vivono all’estero, come Fuad Ibrahim, da anni residente a Londra. Nessuna urgenza dunque di concedere loro l’asilo politico, ragion per cui la mossa dei media di stato siriani viene interpretata come una reazione alla posizione dell’Arabia Saudita e degli altri paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo (Ccg) nei riguardi della Siria. In particolare a Damasco non sarebbe andato giù l’esortazione di Riyadh ad armare l’opposizione siriana, così come le numerose riunioni del Ccg a porte chiuse. Oltre a irritare il governo siriano, l’atteggiamento dei paesi del Golfo preoccupa la comunità internazionale, che teme che esso possa minare la missione di Kofi Annan e il cammino verso una soluzione politica.