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Giornata del bambino soldato: le ONG marocchine manifestano

Bambini soldato
Bambini soldato
Bambini soldato

Il 12 febbraio è la Giornata ONU del bambino soldato. Per l’occasione, molte ONG marocchine, soprattutto con sede in Italia, hanno denunciato la tragedia dei bambini soldato nei campi di Tindouf, nel Sahara Occidentale.

Migliaia di questi bambini, di età compresa tra i 7 e i 14 anni, sono stati prelevati alle loro famiglie e deportati in vari paesi per ricevere una formazione militare.

Molte ONG marocchine hanno organizzato un sit-in davanti al Parlamento a Roma, riunite per iniziativa dell’organizzazione francese “Colomba bianca” guidata dall’attivista umanitario Ali Jeddou. Lo scopo principale è quello di sensibilizzare la comunità internazionale su un fenomeno che interessa ben 23 paesi, in cui migliaia di bambini sono sfruttati dalle forze statali o dai gruppi armati. Il forte appello richiama le forze che lavorano per mantenere pace, democrazia e libertà affinché intervengano per porre fine al calvario di questi bambini.

I due slogan più significativi del sit-in sono stati: “Stop ai crimini commessi contro i bambini nei conflitti armati “ e “Stop ai crimini commessi contro i bambini a Tindouf. È stato proiettato per l’occasione anche un documentario sull’argomento. Il film mostra i crimini commessi sui bambini saharawi, deportati a Cuba, in ex Unione Sovietica, in Algeria e in Libia.